Da poco inaugurato a Milano MAUA un nuovo concept museale, diffuso, a cielo aperto con protagonista l’arte urbana aumentata (1). Un progetto intelligente e innovativo che nasce con l’idea di promuovere itinerari culturali inediti, fuori dal centro e dai più tradizionali circuiti dell’arte. Così, 50 opere di street art animate (2), in realtà aumentata, diventano l’occasione per esplorare quartieri meno conosciuti della città. Si parte scegliendo il proprio percorso. Poi, arrivati sul posto, l’esperienza prosegue in forma digitale: ogni opera, inquadrata con lo smartphone, ne genera una nuova e si trasforma in un lavoro di digital art, appositamente creato per il museo. Tutto questo grazie all’app Bepart (3) da scaricare gratuitamente sul proprio smartphone da Apple Store e Google Play che, complice la realtà aumentata, appunto, anima e trasforma le 50 opere in 50 lavori di digital art, sviluppati durante un workshop a BASE da 50 giovani animation designer. "Questi percorsi periferici contribuiscono a crare una nuova dimensione esperenziale, portando la gente a conoscere luoghi diversi del tessuto urbano" - ha affermato Giovanni Franchina di Bepart in conferenza stampa di presentazione. E, per chi non ha la possibilità di spostarsi, è comunque possibile vedere le animazioni in realtà aumentata inquadrandole sul catalogo di MAUA, edito da Terre di Mezzo (4). Un modello di museo, diffuso e partecipativo, capostipite di molti altri musei tecnologici del futuro, che vorranno dare vita a modalità innovative di fruizione e valorizzazione, accessibili a un ampio pubblico e aperte al territorio.
Un grande lavoro sin dall’inizio dall’importante valenza pedagogica e sociale. A centinaia di abitanti, studenti e associazioni dei cinque quartieri, infatti, è stato chiesto di selezionare le opere più rappresentative della propria zona e di fotografarle insieme a studenti e professori della scuola CFP Bauer, individuando una selezione finale di dieci murales. Un esperimento avanzato di curatela diffusa che ha portato all’acquisizione di 50 opere in un immaginario grande museo senza stanze o pareti, oltre alla scoperta di sorprendenti murales, in zone milanesi poco note.
Alcuni numeri del progetto:
• 50 murales in realtà aumentata
• la più grande mappatura cittadina di street art
• 218 opere fotografate
• oltre 200 autori
• 115 ore di workshop
• 5 aree di Milano: Giambellino-Lorenteggio; Adriano-Padova-Rizzoli; Corvetto- Chiaravalle-Porto di Mare; Niguarda-Bovisa; QT8 Gallaratese.
• 150 ragazzi/e coinvolti sul territorio e 50 digital artist
• 1 premio appena ricevuto: il Digital Award – Il Coraggio di Innovare 2017, di Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia e Meet the Media Guru, riservato ai migliori progetti dei settori della Moda e del Design che abbiano scelto il digitale come strategia vincente.
MAUA è realizzato grazie a una larga rete di partenariato che comprende la cooperativa Bepart, come capofila, insieme al centro per la cultura e la creatività BASE Milano, ad Avanzi - Sostenibilità per Azioni, società che promuove il cambiamento per la sostenibilità attraverso l’innovazione sociale, alla casa editrice Terre di Mezzo, alla scuola di fotografia e comunicazione visiva CFP Bauer, al laboratorio di design PUSH. e alla Fondazione Arrigo e Pia Pini che coinvolge bambini e ragazzi con patologie croniche o disabilità in attività artistiche e la piattaforma internazionale Meet the Media Guru.
Informazioni MAUA
Facebook
@MAUA.augmented.urban.art
• Instagram
@Maua.museum https://www.instagram.com/maua.museum/
• Hasthtag: #maua #museoarteurbanaaumentata
• Mappa completa su: www.streetartfactory.eu/maua/, app Bepart e in formato cartaceo gratuito presso BASE e Infopoint del Comune di Milano
A partire dal 18 dicembre sarà possibile prenotare il proprio tour urbano su: