Pitti Uomo 101 è ufficialmente concluso, un’edizione più contenuta, con meno affollamento e tanta sicurezza. Numerose comunque le novità che ci hanno raccontato di un Bel Paese ma non solo, animato da una sana voglia di ripresa, di rilancio e di rimessa in discussione in risposta a un mondo che sta cambiando drasticamente e che chiede una moda a tratti più “concreta”, meno rigida e certamente rispettosa della natura.
E allora, cosa ci ha persuaso nella nostra tre giorni di avanscoperta nel nome del manswear?
Molto. Gli stimoli sono stati indubbiamente tanti.
Penso alla “poesia” delle splendide camicie agender e unseason della capsule Collection Pierre-Louis Mascia (A/I 22-23) intitolata Organic Silk - Souvenir (1). La natura è protagonista nel design come nella sostanza - seta organica - di fibre naturali di origine bio (certificata GOTS). Disegni botanici (2) dell’inizio del novecento dal materiale di archivio di Pierre Louis raccontano di maestose farfalle, api in volo, fiori rigogliosi, delicate libellule, uccelli sinuosi etc. Veri e propri focus naturali (3) da indossare in qualsiasi momento della giornata: con dei jeans, degli shorts o con una gonna elegante abbinata con stile. Difficile desiderare di più… Altre info QUI.
Ancora… Cashmere che passione con svariati protagonisti che hanno sfilato nella appena conclusa edizione della kermesse modaiola. Tra i tanti, d’uopo citare Alonpi il progetto speciale di Achille Pinto che illustra le ultime tendenze della tecnologia del cashmere combinata con l’artigianato e savoir-faire secolare di Biella. Home e Ready-To-Wear (4) si fondono in un unico insieme coeso dando vita a elementi avvolgenti, caldi, cocooning. Dipinti a mano, precisamente a pennello, nascono dall’estro e dalla maestria dei due designer biellesi, Alfredo Magliola e Gian Pietro Tonel (5). “Questa collezione incarna un nuovo modo di vivere la casa con una parte inside e outside” - ci hanno raccontato i due stilisti. Uno stile di vita in cashmere (6).