Pitti Uomo torna alla Fortezza, nonostante tutto. E lo fa molto bene. Grande attenzione per la sicurezza con accesso solo con Green Pass Rafforzato e con rilevamento della temperatura. Obbligo delle mascherine FFP2. Padiglioni dotati di monitoraggio anti-assembramento e sanificati quotidianamente. In programma 600 nuove collezioni AI22. Il percorso espositivo è organizzato in tre macro aree: Fantastic Classic (con la speciale selezione Futuro Maschile al Piano Attico), Dynamic Attitude e Superstyling. Il tema scelto per questa edizione è Reflections: la Fortezza si veste di specchi e superfici riflettenti per giocare a riconoscersi (1).
Protagonisti temi quali la sostenibilità, materiali e prodotti flessibili, un mood casual… In sintesi, largo spazio a capi meno rigidi e più rispondenti a un periodo dove la leggerezza, la facilità d’utilizzo sono ampiamente preferiti.
Ma veniamo alle novità che abbiamo “toccato con mano” (e anche indossato) nel nostro fashion scouting…
Coté chapeau, non possiamo che dedicare ampio focus a uno dei big player che, sia per qualità, sia per bellezza dei propri manufatti, conquista a ogni edizione. Visibile al Padiglione Centrale, Salone M - p. Inferiore, Stand 30, stiamo parlando di Doria 1905 che, proprio in questi giorni, presenta la collezione FW 22/23.
Imperano i colori della natura, della terra, della brughiera, ma anche il verde del mare, il ruggine… Ancora, la matericità “rivisitata” rappresenta il fil rouge della collezione. “Abbiamo voluto lavorare molto sullo studio dei materiali per tirare fuori il più possibile lo stile autentico di Doria, uno stile, in verità, già insito negli archivi storici e per noi sempre più importante” - ci ha raccontato la designer del brand Alessandra Maregatti (2). Accessori poco invadenti, cappelli meno strutturati, morbidi, vuoi anche stropicciabili (3). Certo, il tocco glamour non viene meno ma, oltre alle funzioni di riparare dal freddo e dall’acqua, il cappello deve “costringere” poco la testa (4). Ecco che diventa un vero e proprio must have il modello “carré” (dal francese, la forma quadrata del foulard), una coppola (5) che si annoda, proprio come un foulard, nella parte posteriore, vestendo più taglie, adattandosi in modo impeccabile al profilo di ognuno (6). Di più… cappelli che si arrotolano, cloche e bucket si piegano morbidi, il confort vince. E piace.
Concentrazione sul presente, guardando al passato significa inoltre per Doria 1905, riflessione quasi maniacale sui dettagli: il classico gros grain, per esempio, è stato personalizzato riprendendo i colori iconici, Cioccolato e Zafferano, arricchendosi di una riga a contrasto che sottolinea e illumina l’incapatura (la circonferenza interna) e replica, con un gioco di colore, quella che era la coulisse anticamente cucita in cima al marocchino dei cappelli. E così anelli, loghi bottoncini, piccoli particolari…
Elementi figli di lunghe ora di studio e sperimentazione per capi unici e immediatamente riconoscibili. E che dire dei materiali totalmente eco-friendly? Lana, tessuti certificati Oeko-tex innocui e liberi da sostanze nocive per la salute, cotoni naturali e tinture atossiche sui feltri.
Stile e comodità per un “cappello sulle ventitré” che non si vorrebbe mai levare…
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