Pasqua con chi vuoi ma con stile. Se avete in programma un rendez-vous pasquale, magari per un tête-à-tête fuori porta, è regola per i signori uomini di non dimenticare i fondamentali del galateo della camicia (1). Sì, perché anche questo capo così importante nell’outfit maschile, denota la personalità di chi la indossa: se accuratamente stirata fa emergere una personalità sicura e attenta ai dettagli ed elegante inside. Se sgualcita comunica disordine. E questo vale sia al lavoro (2), sia in occasioni più informali come un tour festivo con chi si ama.
La camicia ha le sue regole (3). A dirlo è il Maestro Sarto Pino Peluso, titolare e il Maestro della omonima sartoria "Sartoria Peluso" (4) di Napoli. “La camicia andrebbe indossata sempre sotto una giacca, sia di giorno che di sera, nel primo caso è preferibile scegliere una tonalità tra il ventaglio degli azzurri, anche a piccole righe o a quadretti se la giacca è a tinta unita. Ma dopo le 18 o da quando la luce è in fase calante la camicia deve essere rigorosamente bianca. È buon costume indossare sempre un colletto ben stirato e piegato sotto i revers della giacca. La Scaface style lasciamola ad Al Pacino”.
Ma il vero trucco, secondo il Maestro Peluso, sta nella scelta del tessuto - “Consiglio sempre i cotoni Popeline o i Twill, il peso è molto importante perché farà la differenza in termini di qualità e di pregio sul risultato finale, ma se eccessivamente leggero perderemo la tenuta con il passare delle ore. Ai neofiti consiglio tessuti di media finezza, ma nel campo dei tessuti super fini, una goduria sentirli addosso ma forse eccessivi per un giovane”.
Per quanto riguarda il colletto: “Alla coreana, alla francese, diplomatico con alette, button down o italiano è una scelta personale, che però deve essere sempre in accordo con il nodo della cravatta: se è molto largo e grosso è preferibile un collo di camicia francese o francese aperto, se è piccolo va bene anche un collo classico all’italiana”.
E infine: “La camicia mai a mezza manica, piuttosto indossate una polo”. Per i veri fuoriclasse, consiglia di rispolverare un capo poco ricordato ma di grande valore aggiuntivo: il gilet. “È il vero camaleonte dell’abbigliamento, un accessorio di stile riesce anche a donare un’immagine pulita e snella, perfetto per ogni occasione, può essere indossato in tinta o a fantasia di ogni genere e colore sotto l’abito, mentre sotto i completi spezzati o i blazer meglio utilizzare un sotto giacca in lana o cashmere”.
Per il resto, godetevi il primo tepore primaverile, magari gustando una fetta di colomba sotto il pergolato in glicine appena sbocciato. Con la camicia in ordine.