Un libro che si legge d'un fiato nonostante l'argomento induca a fermarsi e riflettere, pensando che solo poco più di 80 anni fa donne talentuose e preparate non potevano svolgere mansioni come l'insegnamento universitario. Tuttalpiù erano assistenti anonime, segretarie, senza nessun riconoscimento neppure economico. L'argomento è al centro del ricco tomo edito Aboca "Le ragazze della scienza - Come quattro donne sono fuggite dalla Germania nazista e hanno fatto la storia della fisica" della scrittrice e giornalista Olivia Campbell. Sì, perché nel periodo dello strapotere "malato" di Hitler, la Germania dopo gli anni trenta, in cui il pensiero scientifico si poneva come tra i più brillanti al mondo, con l'arrivo dei nazisti vide moltissime cittadine ebree e altre donne costrette a lasciare i loro incarichi accademici. Hedwig Kohn, Lise Meitner, Hertha Sponer e Hildegard Stücklen erano scienziate eminenti nei loro campi ma, a causa delle loro origini ebraiche o dei loro sentimenti antinazisti, non ebbero altra scelta che fuggire, affrontando lunghe fasi di lotta per la propria affermazione, percorsi in salita, sforzi titanici con, spesso, il coinvolgimento di amici e altri scienziati di spicco.
Ma c'è un ma... O meglio, queste storie di donne emancipate e determinate ad affermarsi, nonostante tutto e contro tutti, sono un grande insegnamento e un monito, oggi come ieri. Mostrando quanto sia importante non perdere la speranza davanti alla disperazione, resistere in mezzo allo sconforto. Così, Lise Meitner, fisica austriaca di origine ebrea fuggì in Svezia, dove poi scoprì la fissione nucleare (anche se il merito fu attribuito solo a Otto Hahn…). Altri eminenti "cervelli in rosa" scapparono negli Stati Uniti, dove portarono la fisica avanzata nelle università americane: Hertha Sponer fece progredire lo studio degli spettri di numerosi composti chimici; il brevetto messo a punto da Hedwig Kohn migliorò l'illuminazione e il suo lavoro condusse all'interpretazione quantistica della dispersione ottica; Hildegard Stücklen fu in grado di determinare l'effetto delle radiazioni cosmiche sui meteoriti. A prescindere da dove approdarono, ognuna di loro rivoluzionò il campo della fisica quando sembrava non avessero nessuna possibilità di riuscirci, spronando altre giovani donne a fare lo stesso.
Leggere questo libro di oltre 400 pagine è avvincente, oltremodo interessante, per nulla pedante o accademico. La bella prosa fluida e ricca della Campbell denota, altresì, l'immane ricerca di documentazione durata anni. Un controllo delle fonti meticoloso e attento affinché la voce di queste donne straordinarie sia profondamente autentica e completa e arrivi a più persone possibile.
"Le ragazze della scienza - Come quattro donne sono fuggite dalla Germania nazista e hanno fatto la storia della fisica" è un bestseller internazionale amatissimo negli Stati Uniti, selezionato da “Forbes” tra i dodici saggi del tra i dodici saggi del 2021da non perdere e rimasto per diverse settimane nella top 15 dei libri più venduti di saggistica.
Saggistica di varia · Formato cm 14 x 21,5 · Pagine 348 · ISBN 9788855233101 · € 20,00