Living & Convivi :: 23 feb 2025

Firenze, il sacrificio di Mahsa Amini

A Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati

Chi non ricorda il terribile sacrificio di Mahsa Amini? Donna-simbolo delle proteste scatenate dalla popolazione iraniana contro il regime, venne uccisa barbaramente per non aver indossato correttamente l’hijab. Ebbene, la sua forza, la sua integrità e la sua bellezza non andranno mai perdute grazie alla realizzazione della scultura in bronzo col volto della martire che – grazie all’organizzazione di Florence Biennale, Mostra internazionale di arte contemporanea e di design, e con il patrocinio e il contributo della Regione Toscana - ha trovato la definitiva collocazione a Palazzo Guadagni Strozzi Sacrati, sede della Giunta Regionale. 
L'opera in bronzo svelata alcuni giorni fa di fronte a cariche istituzionali, stampa, attivisti e opinion leader, nella Sala del Pegaso (Piazza del Duomo 10, a Firenze), rappresenta il culmine di un lungo percorso che ebbe inizio nell’ottobre 2023, in occasione della XIV Florence Biennale, quando alla Fortezza da basso di Firenze fu allestito lo spazio “I Am Mahsa” dedicato alle artiste iraniane e soprattutto in ricordo degli avvenimenti che avevano portato alla morte di Mahsa Amini nel settembre 2022 e alla nascita del movimento "Women, Life, Freedom". In questo contesto, l'artista iraniano Partin Bastan e sua moglie Marjan Najafi parteciparono alla XIV Florence Biennale, grazie anche all’ospitalità della Fondazione Robert F. Kennedy International House of Human Rights e, davanti agli occhi di migliaia di visitatori, ora dopo ora plasmarono dal vivo il modello in creta raffigurante il volto di Mahsa Amini, vero e proprio omaggio a un simbolo di trasformazione e di lotta per la libertà. 
Una volta conclusa la Biennale – ed effettivamente questo progetto dimostra come le idee concepite durante la manifestazione continuino a svilupparsi ben oltre la chiusura dell’evento – il modello rimase a Firenze, diventando il "seme" di un’iniziativa di più ampio respiro che stava pian piano prendendo forma. A gennaio 2024 il modello fu consegnato al Liceo Artistico di Porta Romana dove i docenti della classe di scultura, Claudia Chianucci, Elena Quirini e Rocco Spina, si attivarono per ricavarne un calco in gesso, utile per la successiva fusione in bronzo. Quindi lo scorso settembre il modello in gesso e il calco in lattice sono stati traslati alla Fonderia Del Giudice, storica azienda Toscana di Strada in Chianti che quest'anno compie 50 anni di attività, che si è resa disponibile a effettuare la fusione in bronzo.
Adesso finalmente l’ultimo atto di un percorso virtuoso quasi 16 mesi fa: in accordo con la Regione, la scultura così realizzata trova adesso sistemazione negli spazi dello storico edificio di Piazza Duomo a Firenze, collocata sull’elegante base in pietra serena offerta dalla ditta Frosini di Lastra a Signa (FI), dove rimarrà come ricordo e omaggio all’azione di una donna coraggiosa, nonché monito per l’azione delle future generazioni.

Per non dimenticare, mai.

 

 

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