Come si veste l’uomo che balla? Tanti gli outfit che proprio in questi giorni sfilano sotto gli occhi di tutti a Pitti Uomo 91 (1). Cangianti, a volte irriverenti, eleganti, retrò, urban…. Ma di certo ricchi di personalità. Il fil rouge di quest’anno è uno solo: il nuovo formale per lui sarà sempre meno rigido e si ispirerà allo sportwear.
Su questa scia, The Woolmark Company – marchio conosciuto in tutto il mondo per la lana - svela in esclusiva The Wool Lab Primavera/Estate 2018: un’autentica guida di ispirazione per i professionisti del settore della moda. Sei i temi sviluppati, più due interamente dedicati allo sport e all’industria dell’outdoor. English Gentlemen at Lord’s (2), il primo: spiccano i colori pastello, che ben si abbinano ai tessuti leggeri e fini, adoperati per giacche sportive, abiti, gilet e pantaloni. Stile giovane e fresco.
Abbinamenti più azzardati in un patchwork che abbraccia trend del momento e capi timeless per Flea Market. Segret Garden (3) si connota per le linee semplici, confortevoli, ispirate all’eleganza essenziale di un giardino fiorito. Libertà e street style per On The Road (4). Interpretazione giovane e ribelle del desiderio di viaggiare e scoprire il mondo. Laboratorio (5): stampe cuciture, ricami, tinture, tutto handmade. Tecniche antiche e sperimentali insieme per creare e trasformare materiali in prodotti unici. Non solo uomo però... Vince il comfort e la leggerezza anche al femminile in One Piece (6). Un “pezzo unico” per donne uniche.
Il denim poi conquista un’intera sezione di The Wool Lab PE 18. Il tessuto Wool Denim è realizzato grazie a nuove tecnologie, che sono in grado di tingere la fibra di indaco in modo naturale. Capi in 100% lana Merino, o in lana mista con cotone, assumono un look sempre più moderno, mantenendo invariate qualità quali termoregolazione e traspirabilità.
I temi Active e Athleisure invece declinano la lana nelle due diverse sfaccettature dello sportwear. La prima per l’uomo che pratica attività fisica e vuole il meglio da se stesso e per se stesso. La seconda per tutti gli sportivi che non rinunciano alla comodità dello stile activewear anche quando vestono un po’ più formale.
È proprio il caso di dirlo, se fu il mitico filo d’Arianna a salvare Teseo dalle fauci del tremendo Minotauro, oggi è il filo di Woolmark – si badi bene, anch’esso di lana - a salvarci da ben altri "famelici mostri": la monotonia e il cattivo gusto.