Living & Convivi :: 17 gen 2016

In moto tra le aquile

per un turismo in quota

Top Mountain Crosspoint, (1) così si chiama il nuovo edificio polifunzionale, da poco inaugurato sul tetto del mondo, a 2.175 mt. di altitudine, a Hochgurgl, ai piedi del Passo Rombo.

Un magnifico corpo allungato, adagiato sulla neve e in perfetta armonia con la natura che lo circonda, per godere a 360° di uno spettacolo di rara bellezza, incontaminato e a perdita d'occhio.

Sul passaggio di confine tra il Tirolo settentrionale e l'Alto Adige italiano, Il Top Mountain Crosspoint (2), infatti, sorge in prossimità di una delle strade alpine più famose, soprattutto tra i motociclisti, per i panorami mozzafiato.

Progettato dal giovane architetto tirolese Michael Brötz, questo edificio "in quota" e polifunzionale (3), riunisce sotto uno stesso tetto, molte mansioni in una. Ospita la stazione a valle della nuova cabinovia Kirchenkar, un elegante ristorante panoramico (4), la stazione di pedaggio stradale Timmelsjoch e, infine, ma non meno importante, il Museo più alto d’Europa: il Top Mountain Motorcycle Museum.

Il Motorcycle Museum, in particolare, si estende su una superficie espositiva di 2.600 mq, mettendo in mostra veri e propri gioielli, tra cui: Motoguzzi, MV Augusta, Ducati, BMW, NSU, DKW, Zündapp, Triumph, Norton, Matchless, AJS, Brough Superior, Vincent, Honda, Henderson, Indian e - ovviamente - Harley Davidson.

La struttura compatta del moderno complesso turistico, vanta una facciata costruita interamente in legno. Ma è il particolare e affascinate design contemporaneo che colpisce i visitatori che vi si recano per ritemprarsi in inverno, così come in estate. "Ho pensato alle cornici di neve ondulate che circondano questo luogo" - ha affermato l'architetto tirolese - "Anche per questo la scelta di materiali naturali è stata fondamentale".

Il ristorante, infine, si veste di toni più classici, in gentile contrasto con le linee architettoniche dell'esterno, più moderne, quasi neo futuriste.

“Ho cercato di trasporre in stile moderno quello più tradizionale, spesso voluto dai turisti delle regioni alpine. Così, nell’aspetto esterno, sulla facciata a sud, vi è una commistione di materiali classici uniti a forme rotonde innovative, oltre all'alternanza del legno ad altri materiali meno tradizionali" - continua sempre Michael Brötz - "Ho voluto mixare classicità e modernità, senza mai sforare nel kitsch, seguendo anche le esigenze della proprietà sempre attenta a rendere confortevole ogni ambiente, incluso il ristorante (5). Infine, ho scelto di inserire qualche elemento di design industriale, per meglio celebrare il Museo della motocicletta, inaugurato lo scorso Aprile (6)".

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