Beatrice Mautino, biotecnologa e giornalista scientifica, con il suo libro "Il trucco c'è e si vede”, edito Chiarelettere, illustra al lettore spesso ignaro (e chi non lo è) le tante informazioni che ruotano attorno ai cosmetici (1), smitizzando false credenze e mettendo in guardia su ingredienti anche nocivi per la nostra salute.
Cosa recita la normativa europea sull’impiego di cavie animali nello sviluppo di prodotti cosmetici? E la cellulite? Luoghi comuni e stupide credenze… Parabeni, Vade retro! Ma sono così pericolosi? Perché i cosmetici tendono a essere esageratamente cari? Il sole non sempre amico, come ripararci in modo razionale? Problema sicurezza: come evitare che un principio attivo generi irritazione alla pelle?
Questi e molti di più gli argomenti trattati dall’autrice con l’intento di fornire al lettore gli strumenti per migliorare il senso critico in merito a struccanti o creme anti cellulite. Senza farsi troppo fuorviare da presunti miti proclamati dal meraviglioso mondo del marketing. O dalla pubblicità ingannevole.
Un testo utile (2) e, in un certo senso, innovativo: in fondo, si spende molta letteratura su come tutelarci dai rischi del cibo troppo “elaborato” (e per fortuna, mi sento di aggiungere). Si parla relativamente poco, invece, di ciò che mettiamo sulla pelle ogni giorno, di trucchi vari o shampi dalle mille promesse. In fondo, come afferma la Mautino nell’introduzione - “Di quello che ci spalmiamo addosso sappiamo solo ciò che il marketing vuole farci sapere ovvero poco e, soprattutto, non sempre qualcosa che sia in grado di aiutarci a scegliere in maniera consapevole”.
Sempre l’autrice informa che il suo testo non è un vademecum sul fondotinta ideale o “sulla miracolosa crema che pialla ogni ruga”. Nulla di tutto ciò. “Da giornalista scientifica mi trovo a indagare oltre le apparenze usando i metodi della scienza”. Cresciuta a “pane e metodo scientifico” formula, piuttosto, riferimenti al lettore affinché diventi "adulto" in materia e possa lui stesso risalire alle fonti e decidere quale prodotto preferire.
Ecco quindi la differenza tra un normale detergente per la pelle e le acque micellari. Lo confesso, pure io, proprio davanti a uno scaffale del super sotto casa, ho esordito con un “wow” di fronte al flacone “simbolo” di purezza e delicatezza dell’acqua micellare. Pensando alla grande innovazione cosmetica. In realtà se c’è una diversità è nel nome poiché gli ingredienti che la compongono sono gli stessi di un qualsiasi struccante.
Il libro termina con un’appendice, una guida veloce dove si fa chiarezza su soggetti tra i più comuni. Per citarne uno: “Un buon prodotto a pochi ingredienti”?. La risposta è no. Succede, infatti, e non di rado, che per togliere uno o più componenti - vedi i parabeni - ne vengano introdotti molti altri in sostituzione, allungando la lista anche in modo cospicuo. E non sempre incolume.
“Sono sicura che dopo aver letto questo libro guarderete i cosmetici con occhi diversi”. Verissimo. Potremo, finalmente, avvalerci di una sorta di “bussola”, di radar per orientarci, di più e meglio, nel giardino incantato del beauty.
“Il trucco c’è e si vede”
Edito da Chiarelettere, 2018
Pp: 227
Prezzo: 15,00 euro