Vi è mai capitato dall’odore di una fragranza di chiuderete gli occhi ed avere davanti a voi immagini o ricordi? Immagini del mare, delle onde che s’infrangono, delle foglie degli alberi che, cadendo, formano per le strade un letto di sfumature, dal verde al marrone scuro, del gelato che mangiavate da piccoli; i ricordi dei profumi autunnali che invadono le strade, delle ciliegie, delle fragole e di quel dolce che vostro padre vi cucinava sempre la domenica. Ecco, Vanhera, la nuova fragranza di Laboratorio Olfattivo creata dal naso Luca Maffei e presentata in occasione di Pitti Fragranze 2017, è un percorso sensoriale che arriva dritto all’anima di chi lo indossa e ne spoglia i suoi lati più oscuri con una dolcezza aitpica, dal carattere strong, racchiusa all’interno del suo flacone scuro così come il packaging.
Vanhera rappresenta per me i flashback felici di quando, da piccola, durante le vacanze estive trascorse in un paesino della Maremma Toscana, dopo aver fatto la doccia con quel bagnoschiuma così buono che comprava mia madre e che sapeva tanto di amore, mi sedevo sul patio della nostra casa immersa nella pineta, chiudevo gli occhi e rimanevo in silenzio ad ascoltare i rumori e ad assorbire gli odori intorno a me, dal vento che mi spostava i capelli dal viso e li asciugava lentamente al profumo degli alberi, soprattutto dopo una giornata di pioggia. Già da come si evince dal nome, si tratta di una vaniglia ma dalle note dark che richiama la parte intrigante dell'essenza. Pensando ad essa ci verrà sicuramente in mente la dolcezza propria di questa spezia così utilizzata anche in cucina ma, in questo caso, Laboratorio Olfattivo nella sua nuova fragranza ha deciso di capovolgere gli standard cui siamo stati abituati, esaltandone la parte più dura, dando quasi vita ad una battaglia di aromi. Vanhera è un profumo che si lascia scoprire lentamente, infatti al primo spruzzo probabilmente non riconoscerete subito la nota principale, che deve cercare di farsi spazio attraverso altri ingredienti che tentano di soffocarla e prendere il sopravvento. Assediata da sentori speziati di pepe, cardamomo, cannella; avvolta dal calore del legno di sandalo e del cashmeran ed infine sporcata da karmawood, timbersilk e note ambrate, l’assoluta di vaniglia del Madagascar riesce comunque ad emergere, a far sentire la sua forza, la sua potente nota suadente e a conquistare il cuore e lo spirito di chi le si avvicina. (100ml euro 115)
Impossibile resistere al suo abbraccio.