Si è appena conclusa l’ultima edizione di Pitti Uomo alla Fortezza da Basso di Firenze (1) con eventi dentro e fuori Salone. Un appuntamento storico che ha segnato il ritorno in presenza (2) di un folto pubblico di operatori del settore e curiosi da ogni dove, segnale tangibile di ripartenza almeno nella moda uomo.
Animata da 640 brand di cui il 38% esteri, si sono “respirate” in anteprima le tendenze del Menswear più esclusivo per la prossima primavera estate 2023.
Ma vediamo, in breve, alcuni degli indizi che abbiamo colto tra eleganza informale e sostenibilità in riva la mare…
Levità, classicità sartoriale, esplosione di colori con tonalità che virano altresì al polvere, elegantemente tenui per un uomo vitale che non rinuncia alla raffinatezza, vera passe-partout in ogni momento della giornata. E ancora texture innovative, leggerezza, flessibilità, stile e, naturalmente, alta qualità. Tutti atout che ritroviamo nell’ampia collezione by Santaniello (3), dove tra capi in lino, seta e bull di cotone, le splendide giacche e i morbidi pantaloni parlano di confort, disinvoltura e semplicità. I colori spesso di mare, di cielo o di sabbia, rosa chiaro o cipria, sono più sussurrati che gridati, per abbracciare un pubblico maschile esteso, rispondendo sia al giovane uomo che si distingue con classe, sia all’adulto che ama muoversi in libertà nella vita frenetica di tutti i giorni. Freschi e “sciolti” nel gesto, sono immancabili nelle sere d’estate, nella metropoli come in spiaggia per un aperitivo. Chic ma sempre con garbo, anche la scelta delle grandi righe (4), un must che non tramonta mai, per uno gusto dove “i confini tra formale e informale possano fondersi, superando l’antitesi tra comfort ed eleganza, tra passato e futuro”.
L’Oceano al centro della mission. Questo succede in Keeling, dalla multinazionale Sealand International, un progetto fortemente sostenibile (fatti non parole…) di abbigliamento sportivo, beachwear e costumi da bagno per il tempo libero, realizzati con materiali riciclati (5). Di più, l’Oceano, dicevamo... la produzione si basa sulla tecnologia brevettata Clean Color, presentata in anteprima mondiale al Salone Fiorentino, al fine di ridurre notevolmente l'uso dell'acqua nel processo di colorazione dei vari capi. Un nuovo concetto di lusso che ha ben chiara la crisi climatica dove l’acqua non è più un bene da sprecare in modo irrazionale o eccessivo. Un’emergenza che è preponderante proprio nei processi produttivi dell’industria del settore moda. La collezione mare vede il colore, insieme al trattamento eco friendly, l’elemento principe (6). Si rivolge al mercato donna (40%) e uomo (40%), mentre il restante 20% è gender fluid, strizzando però l’occhio più alla donna che all’uomo. Da notare che le collezioni sono nella fascia di prezzo degli altri brand, a dimostrazione che investimento e sviluppo non generano necessariamente rincari di prezzo.