Lifestyle & Beauty :: 17 gen 2019

Firenze - Il fiabesco atelier di Loretta Caponi

Le nuove collezioni per Pitti Uomo 95 e Pitti Bimbo

A Firenze vi è un negozio di grande fascino, uno spazio tra boutique e atelier. Stiamo parlando della bottega di Loretta Caponi, marchio fiorentino simbolo dell’artigianalità e dell’arte del ricamo che da molti anni conquista con i suoi "gioielli" tra cui vestaglie per lei e per lui, capi per i più piccoli, arredi tavola, sottovesti, camicie da notte, tessili per la casa etc. Ognuno caratterizzato da ricami ricercati e disegni esclusivi che incantano per bellezza e fattezza dei materiali (1 - 2).
Un non luogo, un sogno dove sembra che il tempo si sia fermato in un salotto fin de siècle francese o in un ambiente della Reggia di Caserta. Questa è la sensazione che si prova non appena si varca l'ingresso in via Delle Belle Donne 28, oggi, rinnovato grazie a l'inventiva dello Studio di Interni Duccio Conti Caponi che ha ridisegnato gli arredi del Salone Centrale affrescato (3), progettato un’ala dedicata esclusivamente al bambino e un salotto con camino, affrescato da Francesca Guicciardini che si apre sul cortile giardino. Nel progetto sono stati considerati anche i laboratori, cuore dell'elegante punto vendita che possono essere visitati dai clienti ospiti per scoprire dal vivo la magia dei ricami delle sapienti artigiane e il savoir faire unico di questa maison fiorentina che non ha pari.
Il talento creativo del brand è la brillante Signora Lucia Caponi (4), ricca di inventiva ed estro, che insieme ai due figli Guido e Duccetto, servono clienti di tutto il mondo tra cui politici, diplomatici, attori etc. forti di una produzione di grande pregio. Lucia in particolare "inventa", progetta, studia decorazioni, motivi, arabeschi... che rendono i vari capi delle opere d'arte à porter. Come l'ultima capsule dedicata all’autunno inverno 2019/2020 presentata in occasione di Pitti Immagine Uomo 95. Abbigliamento da camera e vestaglie, ma anche pezzi che escono dalla casa per vivere nel mondo. Così le Robe de chambre per gentleman seducono (e non solo i signori uomini) per i magnifici orditi tra cui il velluto di seta, i broccati, i ricami punto catenella come il sublime Uccello del paradiso il cui piumaggio variopinto e sgargiante spicca sul total black della giacca da camera. Ma anche l'oro che diventa fiamma o foglia d’acanto, ornando i velluti di cotone o i cashmere (5). A tal proposito "Madonna" Lucia sottolinea quanto il suo operato sia finalizzato a valorizzare un'autentica tradizione artigianale, strizzando però l'occhio alla contemporaneità per non arrendersi a un mero conformismo. Una collezione pensata certamente per l'uomo di classe, dal gusto signorile che vive tuttavia in questo tempo. E poi ci sono loro, i "cuccioli", i piccoli di casa per i quali la maison riserva sempre pezzi realizzati con cura straordinaria e con mille attenzioni. Lenzuola, copertine, cuscini, plaid, pigiami e vestaglie, set per la culla, spugne, accappatoi, bavaglini secondo un concetto di lifestyle che riguarda i momenti del sonno, della tavola, del bagnetto. Un universo giocoso e cosy che si può scoprire nell'ambiente a loro dedicato (6). Qui, proprio per il salone del childrenswear Pitti Bimbo ora in corso, Loretta Caponi svela al pubblico il making of della collezione: i disegni fatti a mano libera, dai quali nasceranno tutti i "mitici" ricami realizzati a punto catenella. Sempre la direttrice creativa Lucia Caponi dichiara - "Far crescere i bambini circondati da cose belle può essere considerata quasi una forma di educazione. Sono i principi e le principesse delle nostre case, è importante dedicare loro la giusta attenzione e uno sguardo delicato".
Per i maschietti le cene sulla neve della "Famiglia Robot" e le avventure del cucciolo Tobia, mentre alle bambine sono riservati gli abiti decorati di dolci, frutta, caramelle e le performance della gattina Mary. Per entrambi, tessuti esclusivamente italiani, soffici e morbidi al tatto: il piquet di cotone, il lino, la pura lana, il cashmere, la flanella, la spugna di cotone su cui Lucia Caponi traccia, come fossero pagine di una storia, i suoi racconti ricamati (7).
Il mio consiglio? Che sia per una tovaglia in lino, un regalo al vostro amato o un pigiamino, andateci. Anche solo per togliervi lo sfizio di vedere una sorta di piccolo "museo", icona dell'arte del ricamo che, con i suoi manufatti di straordinaria qualità, sa parlare a ogni generazione, gusto o nazionalità.

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