Manca poco al calar del sipario previsto per dopodomani 28 ottobre sulla kermesse dedicata all'arte contemporanea e al design che per parecchi giorni ha portato nella città del Giglio una ventata di estro e genialità da tutto il mondo. La XII edizione della Florence Biennale è giunta ormai alla fine per ritornare fra due anni.
E ci piace chiudere in bellezza (nel vero senso della parola) parlando di una donna fantastica, icona di fascino e di grande talento creativo, Elsa Peretti che con le sue creazioni, che siano gioielli o complementi per la casa, ha certamente reso felici molte donne (e non solo) in tutto il mondo (1 - 2 - 3 - 4). Insignita, proprio in occasione della Biennale, del Premio internazionale “Leonardo da Vinci” alla carriera, la designer di gioielli ha lasciato nel suo spazio espositivo un messaggio di ringraziamento scritto di suo pugno. Questo il testo: “Firenze, 18-10-2019. Sono nata proprio qui, il primo maggio 1940; per questo motivo, ricevere un riconoscimento alla mia carriera è un onore, un’emozione profonda. Grazie. Elsa Peretti” (5).
Ma spendiamo due parole sull'intensa biografa di questa meravigliosa artista...
Nata a Firenze e svolti gli studi tra Roma e la Svizzera, Elsa Peretti intraprende la carriera di modella nel 1964 a Barcellona dove lavora per Salvador Dalí. Nel 1968 Wilhemina, la sua Model Agency, le propone di trasferirsi a New York dove sfila per Halston, Oscar de la Renta, Giorgio di Sant’Angelo, cominciando a creare i primi gioielli. Nel 1971 riceve il Coty Award in Jewelry Design e l’anno successivo Bloomingdale’s, la più importante catena di negozi dell’epoca, apre una boutique dedicata ad Elsa Peretti. Nel 1974 Elsa Peretti firma un contratto di esclusiva con Tiffany & co. La sua prima collezione fu un successo mondiale. È l’argento il metallo che preferisce, elevandolo alle vette dell’alta gioielleria. “Diamonds by the Yard”, “Open Heart” e “Bone Cuff” sono ancora oggi espressione di un design moderno e contemporaneo. La sua bottiglia e il “Mesh” costituiscono un punto fermo nella storia del jewelry design del Novecento. In occasione del suo 25° anniversario con Tiffany (6), il FIT (Fashion Institute of Technology) istituisce “The Elsa PerettiProfessorship in Jewelry Design” come riconoscimento alla sua straordinaria carriera, e le conferisce il dottorato in Fine Arts. Le creazioni Elsa Peretti sono nelle collezioni permanenti di prestigiosi musei, dal British Museum al MET di New York. Parallelamente, la designer intraprende una carriera filantropica: nel 2000 costituisce la Fondazione Nando ed Elsa Peretti, dedicata alla memoria di suo padre, che in 20 anni di attività ha sostenuto più di mille progetti in tutto il mondo erogando oltre 50 milioni di euro. Focus della Fondazione sono la lotta alla povertà, la difesa dei diritti dell’uomo, il sostegno all'istruzione e alla salute, la ricerca medica, la conservazione dell’ambiente e la promozione della cultura. La Fondazione ha sede a Roma e a Barcellona.
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