Lo sentite il rombo del motore? Da oggi fino al 16 settembre a Palazzo Pitti è possibile vivere l’emozione della velocità attraverso le splendide immagini d’epoca tratte dall’Archivio Foto Locchi, una vera banca dati raccoglie oltre cinque milioni di immagini sulla storia di Firenze e della Toscana, dagli anni Trenta ad oggi. In mostra, più di 90 immagini (1 - 2 - 3) che parlano di auto storiche dalle prestazioni poderose e di protagonisti e delle loro azioni, come impavidi piloti o costruttori geniali (4). L'esposizione monografica, dal titolo “The elegance of speed”, grazie alla volontà di Eike D. Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, è un viaggio che narra delle gare sulle strade più belle della Toscana, dei Concorsi di eleganza al Giardino di Boboli, dell’odore pungente di benzina, dello stridio delle gomme esasperate in curva, dell’affermarsi della moda italiana, della Firenze fra il 1934 e il 1965. Una vicenda tutta made in Tuscany, memore anche di aneddoti eccezionali come la creazione della prima automobile elettrica che avvenne proprio a Firenze nel 1907 o della prima gara di eleganza nel 48’ che si svolse sempre nel capoluogo toscano (5 - 6 - 7).
La mostra è articolata in tre sessioni.
La prima è dedicata alle corse che attraversavano le dolci curve del paesaggio toscano e che hanno segnato la storia dell’agonismo automobilistico. Nasce in Toscana una rete di competizioni (Circuito del Mugello, Coppa della Consuma, Circuito delle Cascine, Circuito di Firenze, Firenze-Fiesole) che accendono la passione per la velocità e per l’abilità dei piloti. Il rettilineo della Firenze-Mare diventa teatro privilegiato di record mondiali durante leggendarie gare di velocità.
Ai piloti (in mostra anche alcuni cimeli come caschi e tute, insieme a un bolide in miniatura che Ferrari preparò per il figlio Piero nelle officine di Maranello) è dedicata la seconda sezione che mostra uomini innamorati della velocità e dei cavalli meccanici che nel Novecento non avevano bisogno di freni, almeno quando li guidava Nuvolari, il mantovano più veloce d’Italia. Accanto a lui sfilano il raffinato Giannino Marzotto - che saliva in auto in camicia, doppiopetto e cravatta e il thailandese Principe Bira, che oltre alla Formula Uno partecipò a quattro Olimpiadi come velista. L’aristocratico Felice Trossi correva con auto e yacht senza mai perdere la sua “estrosa e scanzonata disinvoltura” e l’intrepido, scaramantico, Ascari che se ne andò il giorno in cui aveva lasciato a casa il casco che indossava sempre.
Alla moda, naturalmente quella delle carrozzerie, è dedicata la terza sezione. I concorsi di eleganza rappresentarono un momento particolare della storia delle quattro ruote destinate al mercato d’élite. Occasione di sfoggio d’eleganza in un primo momento, divennero poi una modalità di presentazione del prodotto-auto.
La mostra è diretta da Alessandra Griffo ed è curata da Alessandro Bruni, Erika Ghilardi e Matteo Parigi Bini.
Palazzo Pitti, Andito degli Angiolini, Piazza de’ Pitti 1, 50125 Firenze
11 giugno - 16 settembre 2018
Da martedì a domenica, ore 8.45-18.50