Parafrasando una nota citazione, così potremmo definire l’incontro fortunato tra un bipede come l’uomo e un meraviglioso quadrupede come il cane (1). E nel nostro scouting di libri interessanti per cui vale la pena dedicare il poco tempo che ognuno di noi dispone, c’è Cinovagabondi, Pensieri, sensazioni e appunti di vagabondaggi cinofili (2) dell’educatrice cinofila professionista Enrica Ceccarini (edizioni L’Età dell’Acquario).
Non è un romanzo, né un saggio piuttosto una sorta di cronaca intima, dove emergono opinioni a volte disturbanti, riflessioni serie, verità che preferiremmo non affrontare, intermezzati, qua e là, da pseudo filastrocche, alias “melodie” che inducono il lettore a guardarsi dentro. Chiunque, cinofilo o no. La Ceccarini che, nel corso della sua formazione si è specializzata, tra l’altro, nel recupero dei cani cosiddetti "aggressivi”, prende per mano il lettore (in verità, a volte lo “strattona” con forza) per indurlo a meglio comprendere il suo fido compagno peloso (3). E non potrebbe essere altrimenti: sono tanti i pezzi di vita da lei condivisi a fianco di cani tra gabbie dei canili, nei box di rifugi o tra le proprie mura domestiche. Non aspettatevi, però, una lista di lezioni o di nozioni tecniche, bensì pensieri sparsi, ognuno pregno di saggezza, amore e tanta competenza. Personalmente, in qualità di giornalista finora “mai senza cane”, mi sono spesso ritrovata fra le sue righe (e in più di un’esperienza): mi torna in mente, per esempio, “l’esperto di cane” che ci vieta, senza se e senza ma, a dare cibo al proprio pet mentre siamo a tavola. Errore tremendo! Mi dicevano… Lo confesso, ci ho provato ma ho smesso quasi subito. Non ero io ma una sorta di madame Rottermeier di cattivo gusto. Per fortuna, la “cinofilia non è (tuttora) una scienza esatta” e il nostro cane che ci chiede un boccone di pane appena sfornato, desidera sopratutto confermare il legame sociale con lui. Come in natura, quando questi adorabili animali fanno parte di un gruppo sociale stabile, condividendo il cibo tra loro!
Il libro è anche questo: una smentita di molte delle certezze “inossidabili” di una tipica educazione cinofila spesso desueta. O piuttosto un invito a cambiare prospettiva, anche di poco, non “subendo” passivamente tutto ciò che ci viene detto come imprescindibile sul rapporto tra il cane e il suo detentore. Prendiamoci qualche spazio per “abbassarci” all’altezza di Fido (4), per ascoltarlo, leggerlo, magari guidati dalla bussola del cuore, senza dimenticare di non mentirgli “Mai. Perché lui o lei vi perdonerà subito, ma lo ricorderà per sempre”.
Leggetelo, anche se il cane non è mai stato un vostro “problema”, vi insegnerà molto!
Cinovagabondi
Pensieri, sensazioni e appunti di vagabondaggi cinofili
Enrica Ceccarini
Pagine 192
€ 14,50
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