NEL SEGNO DELLA GALLETTA di Paolo Dell'Oro, storia della tavola e della navigazione, buona e non… un quadro puntuale, storico, curioso ed eno-gastronomico che l’Editrice il Frangente, nome di riferimento nel mondo nautico, propone nella sua sterminata offerta editoriale.
Interessa e stupisce la povertà di ricerca alimentare, pena le problematiche di conservazione, che ha afflitto l’umanità navigante (Platone distingueva gli esseri umani in vivi, morti e quelli cha vanno per mare) complice, certo, il facile deterioramento dei cibi, la mancanza tecnica di sistemi congelazione e conservazione, uniti alla lunga durata delle navigazioni a remi prima ed a vela poi, almeno fino all’avvento del vapore.
Così la mancanza di molti vegetali importati poi, che dalle Americhe, per secoli, ha afflitto con lo scorbuto, anche fino alla morte, i molti naviganti. Poche le risorse: pesca, frutta secca, qualche cibo conservato sotto sale o in salamoia, fino ad imbarcare qualche piccolo animale. Il tutto però per brevi navigazioni con soste frequenti a terra. E quando ciò non accadeva, come per i Vichinghi spintisi fino in America, sopperivano le gallette (pane affettato ripassato in cottura al forno che fin dal 1282 videro una legge veneziana di uso e consumo in mare) o il pesce saltato. O ancora alimenti quasi immangiabili, uno per tutti il garum ancora oggi disponibile, per chi lo voglia, nel suo “pronipote" svedese, surstromming, noto per la terribile “puzza", più che per la sua prelibatezza...
Ma se il cibo ha rappresentato una difficile sfida sulla strada della conservazione, molto più e peggio è stato per l’acqua, elemento come noto imprescindibile, non solo per la corretta alimentazione umana, ma ancor più per la sopravvivenza. Dalle otri ed anfore, alle botti con doghe di legno ci vollero secoli, come il bel libro racconta e documenta con dettagli storici, di costume e curiosità che sempre tengono avvinto il lettore quasi fosse un romanzo.
Mille le vicende storico alimentari che l’Autore ci ricorda, da Colombo a Magellano, dalla marineria francese a Cook ed i suoi esperimenti anche culinari, fino a giungere al capitolo della “cambusa a cinque stelle" giustamente così individuata nel periodo d’oro dei grandi piroscafi di linea, come il famoso REX che fu orgoglio dell’Italia e detentore per molti anni del prestigioso Nastro Azzurro, titolo che spettava a chi compiva la navigazione transoceanica dall’Europa verso gli Stati Uniti nel minor tempo. Titolo tutt’oggi detenuto dal Destriero, altra ed ultima barca italiana costruita per testare i traghetti veloci e che ha compiuto l’attraversata ad una media oraria di 60 nodi...
Un libro che si legge con curiosità e piacevolezza in barca e non solo.
NEL SEGNO DELLA GALLETTA
La cambusa nei millenni
Autore: Paolo Dell’Oro
Ed. Il Frangente, 2016
Pagg: 222