Food :: 5 dic 2017

Il Fiorino: una storia pluricentenaria per formaggi di grande qualità

È una storia di un successo familiare, di una saga imprenditoriale vincente (1). Un racconto, quello della famiglia Fiorini, destinato a emozionare, commuovere, stupire come una favola dei tempi antichi e moderni.

Tutto ebbe inizio a metà Settecento, quando la famiglia Fiorini si stabilì nelle montagne del Casentino, a Roccalbegna, in Maremma, dove ogni anno arriva la transumanza, “il pellegrinaggio” che i pastori compiono con le pecore in cerca dei pascoli migliori. Il capostipite Francesco Fiorini decide di acquistare circa 50 ettari di terra e di accrescere i propri possedimenti, che passeranno prima al figlio Silvestro e poi ai vari eredi, fino alle soglie del Novecento.

Il matrimonio tra Ferrero Fiorini e Caterina Pandolfi, nel 1925, segna un punto di svolta: nasce l’embrione di quell’azienda casearia che vedrà la luce circa trent’anni dopo e che oggi è guidata da Angela, nipote di Caterina, e dal marito Simone (2). Nel frattempo, nel 1957, Duilio Fiorini, padre di Angela, aveva fonda a Roccalbegna il primo caseificio dotato di caldaia e generatore di vapore per scaldare il latte, per la produzione di produrre formaggio e ricotta, mentre nel 1962 lo stesso Duilio costruì, sempre nel cuore di Roccalbegna, un nuovo piccolo stabilimento, utilizzato ancora oggi per stagionare "in grotta" formaggi quali il pecorino "Riserva del Fondatore” (3), il “Grotta del Fiorini" e il "Cacio di Caterina" (4). Nel 1985, Duilio è uno dei soci fondatori del Consorzio tutela del pecorino toscano, nel 2005 avviene il passaggio del testimone da Duilio ad Angela, che in realtà voleva fare l’architetto, ma che poi si è appassionata al questo lavoro. Fin qui, riassunta per sommi capi, la storia: ma è il momento di raccontare l’oggi e i successi straordinari del caseificio (5).

Il 2016 anno dei record, dei successi in campo nazionale e internazionale, primi fra tutti quelli ottenuti al World Cheese Awards 2016 di San Sebastian, in Spagna, l’evento più prestigioso per il settore dei formaggi: il Caseificio di Roccalbegna conquista due Super Gold per "La Riserva del Fondatore", pecorino stagionato nelle cantine naturali della famiglia e per il “Fior di Natura”, formaggio biologico semistagionato realizzato con caglio vegetale. Premi anche per “La grotta del Fiorini” e per il "Pecorino Toscano DOP stagionato" per il “Marzolino d’Etruria” (5) a latte crudo e un bronzo per il Pecorino al tartufo stagionato.

Riconoscimenti anche in questo 2017, per festeggiare degnamente i primi 60 anni de Il Fiorino, con il Premio speciale alla carriera per il fondatore, Duilio Fiorini a Cibus Connect, Parma, il Cheese For People Awards 2017 al Tuttofood di Milano, dove la Riserva del Fondatore viene premiato come Miglior formaggio di pecora a pasta dura e il Fior di Natura semistagionato biologico con caglio vegetale come Miglior formaggio di pecora a pasta morbida, e ancora all’International Cheese Award di Nantwich e all’Italian Cheese Awards di Bergamo. Ma non è finita qui: al World Cheese Awards 2017 di Londra, appena conclusosi alla presenza di oltre 3000 prodotti provenienti da circa 30 paesi, Il Fiorino ha fatto incetta di otto nuovi prestigiosissimi premi: doppio oro per la Riserva del Fondatore, e riconoscimenti anche per il Cacio Caterina (omaggio alle donne e in particolare a Caterina Pandolfi, madre di Duilio, formaggio affinato in grotta dal gusto deciso, intenso e prolungato) per il pecorino a latte crudo Tesoro di Giove, per il Fior di Natura semi stagionato biologico con caglio vegetale, per la Grotta del Fiorini, per il Pecorino Toscano Dop stagionato a latte crudo e per il Fior di Maggengo, uno degli ultimi arrivati in “casa Fiorini”, prodotto con latte crudo affinato nel fieno. L’azienda maremmana, che nel 2016 ha lavorato una quantità di latte di oltre 2 milioni di litri, si colloca così stabilmente ai vertici mondiali dei formaggi d’eccellenza… viaggiando peraltro in tutto il mondo, dalla Germania all’Inghilterra, dalla Repubblica Ceca agli Stati Uniti e all’Australia, passando per Giappone, Kazakistan e Libano.

E tutto ciò grazie all’impegno, l’ingegno e la capacità di una famiglia del tutto speciale.

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