Le parole si sprecano e forse non sarebbero piaciute a questo vero signore, prima ancora che maestro fondatore della cucina italiana, il primo a raggiungere le mitiche tre stelle Michelin, ma pronto a restituirle contestandone e forse non a torto, le modalità di conferimento.
Da Gualtiero Marchesi (1) tutti hanno imparato, nessuno escluso e se la sua capacità e competenza tecnica è stata acquisita e rielaborata, non sappiamo se realmente anche migliorata, dai suoi discepoli, certo non ne hanno eguagliato il tratto signorile. Da chi pubblicizza le patatine sui camion per strada, a chi imperversa in televisione un giorno sì ed un altro anche, a chi si dispera per una stella persa e se ne inventa una alternativa…
Gualtiero Marchesi parlava con i fatti, da gran signore appunto, con i suo inimitabili risotti, con la sua classe e gentilezza, con la semplicità che solo i grandi hanno. Prima di tutto i grandi uomini, chef o no e di lui il tratto meno famoso ma forse più bello di chi, come me, ha avuto il piacere e l’onore di incontrarlo.
Arrivederci Maestro. Da domani sarai, probabilmente, a ideare piatti da Dio. Ma in fondo, l’hai sempre fatto.