UN INSETTO NEL PIATTO? MANGIAMOCELO
In un libro, utile e divertente, un piccola guida al cibo del futuro...
Ci siamo. Anche se per molti è ancora disgustoso pensare di mangiare un insetto, oramai è noto che lo si può, anzi lo si dovrà fare. Se è vero come è vero che quasi due miliardi di persone “già lo fanno”, allora è bene preparaci. “Ho un insetto nel piatto!” di Giulia Maffei e Giulia Tacchini, ci prepara all’evento. Grazie al gradevolissimo testo scopriamo come, dall’antichità a oggi, gli insetti abbiano sempre fatto parte della dieta dell’uomo, come e dove vengano consumati, quali sapori abbiano, e, ancora quali ricette sia possibile preparare. Qualche esempio? “Crema di avocado con grilli al profumo di limone”; “Crema di ceci con locuste croccanti”; “Crostini mediterranei alla crema di camole”. Attenzione, però, il tema è serissimo: e le autrici del libro, con studi di Comunicazione e Antropologia alle spalle, fondatrici dell’associazione culturale Entonote, che si propone di informare e svelare interessanti curiosità sul tema dell’entomofagia, sanno approfondire l’analisi sul tema davvero a 360 gradi.
In primis ci sarebbe da ricordare che nel 2050 la popolazione mondiale arriverà a toccare i 9 miliardi di persone e che l’umanità si troverà ad affrontare il problema di un’alimentazione sostenibile. E, per esempio, per ottenere un chilo di carne di grillo si impiega meno di un chilo di risorse alimentari e meno di in litro d’acqua, occupando una superficie di terreno molto più ridotta e producendo circa un decimo di anidride carbonica e di scarti organici rispetto agli allevamenti di bovini.
L’indagine risulta quindi solida e appassionante e potrà contribuire certamente a eliminare un po’ di pregiudizi occidentali e a placare quella boria eurocentrica che ci contraddistingue.
Un Insetto nel piatto
Autrici: di Giulia Maffei e Giulia Tacchini
Casa Editrice: Red edizioni Rimini, 2016, collana economici di qualità
Pp: 96
Prezzo al pubblico: 12, 50 euro.
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