A Pitti Immagine Uomo, il mondo Malìparmi si fonda con quello dell’artista fiorentina Alda Giunti dando vita al progetto Lady Rosa. L’esposizione di installazioni e dipinti presso la boutique Malìparmi di via del Parione 11, curata da Francesca Roberti, ritrae la donna universale con la forza del colore più vivo e l’energia della materia dipinta, ricamata e tessuta a mano.
Lady Rosa è una serie di installazioni in tessuto, ricami, filo e ferro che simula delle teste femminili. Con lo stesso istinto con cui solitamente dipinge, Alda Giunti ha fatto del filo il suo pennello per comporre forme morbide e sinuose, una storia dai materiali forti come il ferro ed avvolgenti come la stoffa, opposti e complementari per raccontare l’idea, la sua evoluzione, il pensiero che si muove e si crea.
“L’incontro con Alda Giunti e la sua opera è stato sorprendente, un’analogia di pensiero ci ha unite dal primo istante” - racconta Annalisa Paresi, presidente Malìparmi. “Nella sua opera ho ritrovato una inaspettata affinità con tutto l’universo Malìparmi: una storia di donne, di vita, amore e viaggio. Una sintonia tanto profonda andava esplorata, così è nata l’idea di una collaborazione in cui raccontare la nostra personale visione della donna. Insieme abbiamo lavorato ad un progetto per Pitti Immagine Uomo, unendo le nostre voci, da una parte Lady Rosa e dall’altra Liberty, la collezione Primavera Estate 2019, due donne o forse una sola, entrambe simbolo di forza, eleganza, passione, in continuo movimento, mosse dal desiderio di abbandonare la sponda conosciuta, prendere il largo e viaggiare sulle strade della libertà.”
“L’idea del progetto per Malìparmi, Lady Rosa, nasce da una donna libera" - dice l’artista Alda Giunti - "non ci sono più confini che delimitano, il colore fa sempre da padrone, con le sue trasparenze e sfumature ti accompagna in un viaggio interminabile fatto di passione, dove ogni donna può ritrovarsi senza barriere ed imposizioni. Il giallo è luce e vita, il verde perché sempre nasce, sboccia e fiorisce, la rosa perché è donna.”