Un tema universale, l’amore. Grandi artisti di oggi, una qualità indiscutibile e, ancora, una sfida difficile, ovvero quella conciliare l’arte contemporanea con i grandi numeri.
Ce l’ha fatta “Love”, o meglio ce la sta facendo, visto il grande entusiasmo del pubblico, concretizzatosi in lunghe code d’attesa davanti al Chiostro del Bramante di Roma, dove la mostra è stata presentata in anteprima.
Perché è ora Milano, capitale della modernità e del fashion, a ospitare la continuazione del progetto: Love si è installata nelle sale espositive del Museo della Permanente e fino al 23 luglio ospiterà le 39 opere che compongono questo straordinario racconto sull’amore.
Danilo Eccher, il curatore della mostra, ha invitato a raccontare l’amore da punti di vista sempre differenti e sempre originali grandi artisti quali Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana (Foto - Love 1966-1999, Scultura, alluminio policromo (red and gold), 91,5x91,5x45,75 cm. AP 3/4. Courtesy: Galleria d'Arte Maggiore, G.A.M., Bologna, Italia. © Robert Indiana by SIAE 2017), Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos.
La mostra, patrocinata dal Comune di Milano e promossa dal Museo della Permanente, nasce da un progetto di DART - Chiostro del Bramante, prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia – è diventata così un grande percorso fortemente emotivo, ricco di opere iconiche, quali Love di Robert Indiana; Smoker #3 (3-D) di Tom Wesselmann; One Multicoloured Marilyn (Reversal Series) di Andy Warhol e il pulsante Coração Independente Vermelho #3 (PA) di Joana Vasconcelos.
Si tratta di “una mostra di caratura internazionale che annovera artisti capaci, ciascuno secondo la propria progettualità creativa, di segnare il nostro tempo” dice Emanuele Fiano, Presidente del Museo della Permanente di Milano”. Una rassegna che offre anche alla cittadinanza milanese un’esplosione di forme e di colori scaturiti da un sentimento totale, unico, come l’amore”.
La verità è che… “l’amore trionfa sempre” non è un mero e trito slogan: si addice anche a eventi come questo.
Il catalogo è edito da Skira.