Cosa raccontano della nostra vita i dolci che amiamo o quelli che vorremmo saper preparare? Sfogliando La mia piccola pasticceria capita di fermarsi ora su una pagina, ora su un’altra, mossi dal magnetismo della bellezza e della golosità, rincorrendo i ricordi suscitati all’improvviso dalla torta di semolino o dalla forma opulenta e torreggiante del mandelbari...
È questa la forza dei grandi pasticceri come Christophe Felder e Camille Lesecq: dar forma a desideri sopiti, curare le ansie, costruire disdicevoli vie di fuga dalla realtà.
Un dolce è un modo per evocare il passato e addomesticare il presente: perché affidarsi al caso?
Ecco una ricetta del libro, quella della “Torta di semolino della mia infanzia”.
Ingredienti per 6 persone
1 l di latte intero
140 g di zucchero semolato
1 bustina di zucchero vanigliato
5 g di cannella in polvere
50 g di burro
150 g di semola di grano tenero
2 tuorli
Procedimento
In una casseruola portate a ebollizione il latte con i due tipi di zucchero, la cannella e il burro.