Il Galateo, tutti sappiamo cos'è. Ma quanti di noi lo hanno veramente letto?
E oggi, nel ventunesimo secolo, serve ancora?
Alla prima domanda è facile dare una risposta: ben pochi, perché il testo originale è difficile da capire. Per la seconda, basta pensare a quello che incontriamo nella nostra vita di tutti giorni per comprendere che qualche regola di comportamento serve eccome.
A queste e molte altre domande risponde il volume della Guido Tommasi Editore "Il Galateo del Terzo Millennio", di Filiberto Passananti e Matteo Minà, con prefazione di Csaba della Zorza e illustrazioni di Gianluca Biscalin.
Perché oltre al testo originale, il libro contiene una versione in italiano corrente del famoso testo cinquecentesco di Monsignor Della Casa dove "si ragiona de modi, che si debbono o tenere, o schifare nella comune conversazione", come si legge nel sottotitolo.
Anche se sono passati tanti secoli, molte delle raccomandazioni sono certamente applicabili nella vita moderna. Alcune sono pure perle di saggezza e di convivenza pacifica, come il Capitolo 18, che recita "Non bisogna parlare male degli altri o giudicare le loro azioni, anche se c'è chi si presta volentieri ad ascoltare maldicenze". Altre, se applicate più spesso, eviterebbero imbarazzi come "ognuno deve vestirsi secondo la propria condizione e la propria età" (Capitolo 7).
Per completare l'attualizzazione del testo, i due autori, giornalisti di professione hanno interpellato dieci personaggi famosi in varie aree della società, da Sandra Milo e Annie Feolde, da Renzo Arbore a Valentina Vezzali, i compianti Gualtiero Marchesi e Gillo Dorfles, per chiedere loro, in primis, se "le regole di rispetto per gli altri dettate dal Galateo sono valide ancora oggi?".
Nel proseguo, dando voce alla propria esperienza, ognuno di loro ha proposto 10 regole adatte alla propria vita e attività, alcune sorprendenti come quella di Gualtiero Marchesi secondo cui "Il risotto va mangiato esclusivamente utilizzando il cucchiaio". Renzo Arbore parla delle "regole" nell'uso del cellulare, per esempio "Non c'è motivo di urlare al cellulare come se il nostro interlocutore fosse a New York", mentre la Vezzali indica quello che l'educazione prescrive per la palestra "il rispetto che mostriamo nei confronti del luogo e delle attrezzature".
Il "Galateo del Terzo Millennio" è un libro raffinato e utile, istruttivo e divertente, un volume da regalare e regalarsi ma soprattutto da leggere e seguire.
Filiberto Passananti, Matteo Minà
Il Galateo del Terzo Millennio
Guido Tommasi Editore
pag. 288
Euro 16,00