Donne di troppo, è il ciclo di incontri dedicato a quelle scrittrici che hanno faticato a vivere la loro ‘originalità’ e la loro ‘unicità’, in un mondo che chiedeva loro solo di essere conformi alle attese della società. Promosso dal Gabinetto Vieusseux con il patrocinio del Comune di Firenze, del Centro per il libro e la lettura del Mibact e con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, la rassegna “in rosa”, a cura di Alba Donati, racconta attraverso la voce e il vissuto di alcune scrittici di oggi alcune donne e scrittrici di ieri. “Sono donne dalla vita esemplare - spiega Alba Donati - sia nel senso della gioia sia nel senso del dolore, donne che hanno vissutointensamente la loro vita, anche laddove non era consentito. Sono caratteri forti, eccedenti la norma, difficilmente catalogabili in percorsi collettivi, in movimenti, in gruppi. Donne sole e fortissime che hanno lasciato una scia luminosa ovunque siano transitate.”
Ecco dunque la luminosa scia di Marguerite Duras che lascia nella cultura francese a colpi di provocazioni, letterarie, politiche, esistenziali. Ce la racconta una scrittrice che a Duras ha dedicato un libro che è un vero corpo a corpo: Marguerite (Neri Pozza) di Sandra Petrignani (15 maggio).
La stella di Etty Hillesum si spegne purtroppo ad Auschwitz. Etty aveva rinunciato ai suoi privilegi per seguire i deportati nei campi: voleva essere la testimone, voleva che l’orrore fosse ricordato. Salì sul treno cantando, perché era sua dovere dedicarsi agli altri, alleggerire il dolore altrui. La sua vita è stata ricostruita da Edgarda Ferri (22 maggio) in un libro: Un gomitolo aggrovigliato è il mio cuore. Vita di Etty Hillesum (La nave di Teseo).
La scia di Sylvia Plath era puro fuoco. Le sue muse inquietanti hanno lasciato un segno indelebile nella poesia del novecento, e oggi a Londra la casa di Fitzroy Road, che un tempo fu dimora di Yeats e dove Sylvia si suicidò nel febbraio del ’63, è meta di pellegrinaggi. Ma è nella poesia che si trova tutta la verità di questa potente scrittrice: a raccontarla sarà Elisabetta Rasy (29 maggio) che alla Plath ha dedicato un capitolo del suo indimenticabile libro Memorie di una lettrice notturna (Mondadori).
Prossimo incontro martedì 15 maggio con Sandra Petrignani su Marguerite Duras. Una personalità spinosa, volitiva e engagée, passionale e controcorrente, solitaria ma attenta a mantenere un costante dialogo diretto col pubblico.
Da non perdere.
Calendario degli incontri:
15 maggio Marguerite Duras raccontata da Sandra Petrignani
22 maggio Etty Hillesum raccontata da Edgarda Ferri
29 maggio Sylvia Plath raccontata da Elisabetta Rasy
Ogni martedì del mese di maggio (8-29 maggio) alle ore 17.30 presso la Sala Ferri di Palazzo Strozzi.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.