"I sogni vengono da fuori", dicono i comuneros quechua che vivono sulle Ande peruviane. Perché sogniamo? Da dove vengono i sogni? Sono messaggi delle divinità, visite delle anime dei morti, desideri repressi che approfittano del buio per parlare? Questi gli interrogativi da cui partirà la riflessione dell’antropologa Arianna Cecconi nella conferenza Da dove vengono i sogni? Uno sguardo antropologico sulla notte al Festival della Mente sabato 5 settembre alle 18 in Piazza D’Armi fortezza Firmafede. Quest’anno il filo conduttore del festival è il sogno. A partire da una ricerca etnografica nata sulle Ande e poi continuata in Europa, Arianna Cecconi esplora i diversi modi di sognare, raccontare, interpretare. Si capirà come a volte perfino gli avvenimenti storici e le crisi sociali entrano nei nostri sogni, fino ad arrivare a creare una trama onirica collettiva.
Arianna Cecconi è antropologa e vive e lavora a Marsiglia. Ricercatrice affiliata all’École des Hautes Études en Sciences Sociales, insegna Antropologia all’École Nationale d’Architecture di Marsiglia. Svolge attività di formazione in contesti non accademici, collabora con radio, compagnie di teatro, scuole e centri socio-sanitari. Dal 2010 lavora con l’artista visuale Tuia Cherici nel progetto Oniroscope e con il Centro del sonno dell’ospedale La Timone di Marsiglia. L’Acqua della paura (Bruno Mondadori, 2003) e I sogni vengono da fuori (Ed.it, 2012) sono frutto delle sue ricerche antropologiche. Teresa degli oracoli è il suo primo romanzo pubblicato da Feltrinelli (2020).