Siamo a Pontedera, in provincia di Pisa. Nella cittadina ben nota per l'iconica Piaggio, da poco ha aperto i battenti un concept ristorativo dal mood contemporaneo e easy-living che punta su due must della cucina italiana: pizza e tiramisù. Si tratta di “Scarlett Pizza&Tiramisù”, in piazza Garibaldi, con un menù che vanta ben 13 pizze – sia bianche che rosse realizzate con impasti bio e con farine macinate a pietra – e 6 versioni del celebre dessert tanto amato in Italia e nel mondo (1 - 2 - 3 - 4).
Qui non è lo "stile" napoletano che domina, bensì la scuola romana: così ecco la “scrocchiarella” dagli alti valori nutrizionali ma allo stesso tempo piuttosto digeribile grazie a lievitazioni non inferiori alle 48 ore. Leggerezza che è merito anche della decorticazione che genera uno sfarinato più pulito, eliminando la porzione più esterna della crusca che può accumulare contaminanti in misura maggiore.
"Le pizze, specie quelle più basse" – spiega il titolare Luca Guiducci - "di solito vengono mal digerite perché derivanti da impasti industriali, mentre noi puntiamo molto sul controllo di ogni singolo passaggio della filiera, dall’impasto alla cottura".
Tra le altre proposte spiccano per prelibatezza e originalità, la Tartufina (pomodoro San Marzano Dop, fiordilatte, tartufo delle colline sanminiatesi, olio al tartufo e burrata di Gioia del Colle), la Carbonara (pecorino romano Dop, uovo pastorizzato, pepe nero aromatizzato al melo, guanciale di Amatrice), o anche quelle che strizzano l’occhio al mondo vegetariano e alle tradizioni pugliesi e calabresi (5).
E coté tiramisù? Le “variazioni su tema” spaziano da quella incentrata sul lampone – Glamour, con sfera di cioccolato rosa e petali di fiori - a quella dove il caffè è predominante, per non parlare di “Havana 1952”: un sigaro di cioccolato con crema al sifone, affumicatura, caffè e rum cubano. Una serie di versioni del tiramisù che spingono decisamente più in là i confini del tradizionale dessert, con sfiziose sperimentazioni (6).
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