"Abbiamo bisogno che la città venga fuori con fiducia perché la ristorazione è piena di professionisti pronti a rimettersi in discussione per la ripartenza" - parole sante quelle di Michele Pettinicchio patron del ristorante storico di Bologna Al Pappagallo (1 - 2), che insieme a Elisabetta Valenti (3 - Seconda da Sx, insieme allo chef Marcello Leoni al centro e Michele Pettinicchio a Dx), ha presentato ieri alla stampa e alle istituzioni il proprio progetto etico, prima ancora che imprenditoriale, di riapertura post Covid. L'etica, quindi, volano che ha convinto i due titolari a investire in una trasformazione importante, iniziata poco prima che scoppiasse l'emergenza, ristrutturando completamente sia i locali del ristorante, sia l’antico spazio della Torre degli Alberici (4), quest'ultima restituita alla città nella sua veste d'antan di gastronomia simbolo dal 1273 al servizio di generazioni. Un processo di ristrutturazione coraggioso, audace e anche un "pò folle" come ben sottolineato dallo stesso Pettinicchio, implementato ulteriormente dalla profonda e radicale sanificazione degli ambienti e della cucina, per garantire sicurezza alla clientela e al personale in sala.
I lavori di restyling si sono avvalsi della consulenza dell’architetto e scenografo Giacomo Migliori: recuperata e valorizzata la ricca galleria fotografica dei personaggi che hanno frequentato il locale nel corso dei primi cento anni di vita, un jet set internazionale del mondo dell’Arte, Musica, Teatro e Cinema. Ampliata inoltre la porta di ingresso, impreziosita da maniglie in ferro battuto, per lasciare intravedere gli ambienti dall’esterno. Magistrale il banco dei vini, che proprio come in origine, trasmette, una volta varcata la soglia, la grande varietà di etichette. Pacati i toni degli elementi di arredo sui quali calano i preziosi e monumentali corpi illuminanti quasi a ricordare i grandi fasti del passato, glorioso testimone del chiacchiericcio e delle risate dei tanti nomi illustri che qui hanno mangiato. Da Hitchcock, a Sordi, passando per Lionel Richie e Grace Kelly. Non ultime per interesse, le pennellate di colore rosso, in realtà pannelli fonoassorbenti per migliorare l'acustica, che corrono su tutto il perimetro delle sale.
Coté food, il profondo lavoro di rilancio forte della consulenza dello chef Marcello Leoni, ha posto al centro un'attitudine più democratica, una sorta di lusso accessibile, con uno scontrino “abbordabile" che permetterà a tutti di scoprire la qualità della cucina del Pappagallo (5), anche ai più giovani. Un menù versatile che risponde alle esigenze di ognuno, per una pausa pranzo smart (6 - La "sfoglina" del ristorante intenta a preparare i tortellini) o per chi ancora "intimorito" dalla spesa per il fuori casa.
Le nuove suggestioni della Torre, da consumare nel tavolo riservato o nei tavolini all’aperto, ben distanziati, prevedono oltre alla selezione di salumi eccellenti, piatti che variano in base al mercato e alla stagione. Così tra una Crescentina al baccalà mantecato, una Galantina di cappone alla Bolognese con coriandoli di giardiniera e zabaione salato e una Tagliatella al ragù alla bolognese, chiunque e in qualsiasi momento della giornata, può godere di un'offerta veloce di qualità o di un momento gourmet in totale relax e in un’atmosfera unica. Da sapere, infatti, che la Torre ha ora un servizio più flessibile e con orari di apertura allargati anche per l’asporto delle prelibatezze del Ristorante.
Infine, un'altra nota di merito ai titolari che, in un periodo critico per la forzata riduzione dei coperti (e dunque degli incassi), non hanno licenziato nessun collaboratore, in un momento storico in cui in molti imprenditori hanno, invece, deciso di tirare i remi in barca per mettersi al riparo dai rischi di un mercato incerto.
Se pensate di fare un salto "alla Dotta", città per antonomasia delle relazioni, del buon vivere e della sana socialità, non mancate le nuove formule al palato del Ristorante Al Pappagallo.