Living & Convivi :: 23 ott 2019

Costruire casa: la scelta del legno

la parola a Jove

La cultura della progettazione in legno deve riguardare tutti. Così ideare una casa o una scuola, ponendo attenzione alla sostenibilità e all'efficienza energetica deve diventare sempre di più la prassi, svecchiando il mondo dell'edilizia ancora troppo legato, almeno in Italia, a un approccio desueto e superato. E' tempo di voltare pagina: la bioarchitettura ha una forte valenza etica e oggi vanta investimenti di realizzazione che possono essere perfino più competitivi delle tradizionali costruzioni in muratura. Chiavi in mano in 6 mesi o anche meno. E legno sia quindi, un materiale sicuro, dalle elevate caratteristiche isolanti, che fa bene alla salute e preserva da danni gravi come quelli causati dal terremoto. Ne parliamo con Davide Giovati CEO (1) di Jove che, a Parma, realizza sistemi costruttivi in legno forti della consapevolezza che "la sostenibilità ambientale è prima di tutto conoscenza e rispetto per la natura e solo in questi termini è un valore perseguibile". Come ben dimostrato dalla Casa sull'Albero (2 - 3) creata dall'azienda, vero Manifesto dell'anima di Jove.  

 

Due parole per raccontare in breve la storia dell’azienda...

Jove nasce nel 1993 da una mia intuizione. Da quell’anno, infatti, dopo la prima fase dedita alla costruzione di coperture in legno e rivestimenti, grazie a uno staff di tecnici di elevata esperienza cresciuti con la nostra realtà imprenditoriale, diventiamo a tutti gli effetti produttori di case ed edifici in legno. L'azienda interpreta una moderna cultura dell’edilizia che coniuga la sostenibilità ambientale con l’attenzione per la funzionalità e la ricerca di valori estetici, utilizzando materie prime ecologiche e naturali in grado di infondere benessere. Naturalmente, i plus che ci contraddistinguono sono la qualità dei servizi oltre che di materiali e l’organizzazione. Parma è la sede dove progettiamo e produciamo (edifici, rivestimenti e strutture in legno etc) per vari settori tra i quali quello residenziale, industriale, sportivo, del social housing, di culto e di valore artistico.

 

In quante regioni di Italia avete già costruito?

Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo (L’Acquila). All'estero in Francia, Belgio e Spagna.

 

Il legno come metodo costruttivo all'avanguardia è più salubre e sicuro?

Il legno come prodotto per l'edilizia è certamente in forte espansione, trainato dalla consapevolezza dei vantaggi in termini di qualità costruttiva, salubrità e sicurezza sismica. Parlando di terremoto di cui il nostro Paese ne subisce spesso le amare e tragiche conseguenze, mi preme sottolineare che proprio le case in legno, grazie alla solida ma flessibile struttura in legno portante, garantiscono elevatissime prestazioni antisismiche. Ciò detto, una costruzione in bioedilizia deve altresì promettere un giusto comfort ambientale generato sopratutto da un buon equilibrio termico.

 

Come si comporta in caso di fuoco?

E' molto raro che il legno contribuisca ad alimentare un incendio ma anzi ne subisce più spesso le conseguenze, manifestando al riguardo un comportamento almeno non peggiore se non addirittura migliore rispetto a strutture realizzate con altri materiali. Questo perché il legno brucia lentamente, la carbonizzazione procede dall’esterno all’interno della sezione, rimanendo efficiente dal punto di vista meccanico anche se la sua temperatura è aumentata e la rottura meccanica dell’elemento avviene quando la parte della sezione non ancora carbonizzata è talmente ridotta da non riuscire più ad assolvere la funzione portante.

 

Ci racconti una vostra case history costruttiva...

Focalizzandoci sulla regione Toscana, a Seravezza, in provincia di Lucca, abbiamo realizzato in 6 mesi un edificio che si sviluppa su una superficie totale di 260 mq distribuiti su due piani con pareti X-LAM (strati di tavole, isorientate, sovrapposte una sull’altra ed incrociate) e solai sempre in X- LAM. La particolarità di quest'abitazione dalla apparente linea classica risiede nei suoi volumi e tagli che la rendono accattivante e introducono quella modernità (4 - 5 - 6) che ritroviamo poi anche negli interni. In tal senso contribuiscono anche alcuni accessori, tipo gli oscuranti brise soleil motorizzati con le tipiche “alette”. La villa, in indoor come in indoor, comunica un carattere deciso ed informale e trasmette, pur nella sua essenzialità, un grande comfort abitativo, così come desiderato dalla committenza. Il tocco finale a completare l'opera nel suo insieme è la bella pergola estiva realizzata in legno lamellare di larice che dà continuità al porticato  e offre un grande spazio esterno attrezzato e fruibilissimo.

 

Ritiene che oggi i Millenials (e non solo) stiano iniziando a fare propria la cultura di un'edilizia sostenibile? 

Nei prossimi decenni la generazione nata tra gli anni Ottanta e Novanta, sarà la protagonista di un trasferimento di ricchezze che potrebbe rivelarsi senza precedenti. E’ quindi naturale affermare che proprio le scelte dei Millenials plasmeranno il mondo di domani. Dal punto di vista ambientale i nuovi investimenti saranno fondamentali per ridefinire il rapporto tra uomo e natura. Anche nell’edilizia bisogna voltare pagina costruendo edifici ecosostenibili anche perché il legno è in grado di fornire una valida risposta alla crescente attenzione per i problemi energetici e ambientali, puntando con decisione ad un ruolo da indiscusso protagonista nella green economy, grazie alla capacità di coniugare comfort abitativo, risparmio energetico e abbattimento di emissioni di CO2 in atmosfera. In poche parole: la lotta all’inquinamento, l’implemento dell’industria sostenibile e la decarbonizzazione dell’economia sono soggetti alle decisioni di questa generazione.

 

Per quanto riguarda invece le varie amministrazioni locali in generale, riscontrate una più ampia veduta sulla bioarchitettura? 

Negli ultimi anni c’è stato, per fortuna, un risveglio verso la bioarchitettura e così anche le amministrazioni locali sono più attente a un approccio ecosostenibile; Potrebbero fare molto di più ma purtroppo spesso mancano i finanziamenti necessari per realizzare edifici pubblici come, ad esempio, le scuole.

 

Parlando di progettisti qualificati, secondo la sua esperienza il Bel Paese vanta un sistema già abbastanza esteso di professionisti dell'architettura biosostenibile?

Nel nostro Paese i progettisti qualificati sono ancora troppo pochi: ritengo, infatti, che la formazione universitaria verso il mondo del legno sia ancora debole.

 

Quanto si spende in più, in media, se si decide di costruire la propria casa in bioedilizia piuttosto che con metodi e materiali convenzionali?

Non è vero che una casa in legno sia più cara di una casa costruita con edilizia e materiali convenzionali. Il costo di un abitazione è dato principalmente dalle finiture che hanno la medesima incidenza sia sulle case in legno sia su quelle in muratura.

  

 

 

 

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