Zeffirelli e l’opera? Il binomio riscalda il cuore di ogni melomane. Zeffirelli e La Traviata? Qui la temperatura sale ancora. Se a questo si aggiunge l’Arena di Verona il risultato è proprio straordinario.
E il 2019 vedrà avverarsi questo piccolo grande miracolo. Dopo gli indimenticabili allestimenti all’Arena di Carmen, Aida, Trovatore, Turandot, Madama Butterfly e Don Giovanni, oggi finalmente La Traviata arriva a Verona, in apertura del Festival Lirico 2019, il 21 giugno (1 - 2).
Opera amatissima da Zeffirelli che, dal lontano 1958, quando la propose per la prima volta a Dallas con protagonista Maria Callas, ne ha elaborato tante versioni in una continua rilettura del dramma verdiano, tra cui la trasposizione cinematografica del 1983 che rappresenta una pietra miliare del genere.
Il progetto (3 - 4), che è stato presentato in settimana alla Fondazione Zeffirelli di Firenze, nasce nel lontano 2008 dal grande desiderio del maestro di vedere rappresentata l’opera così amata nella cornice areniana e dopo una lunga gestione prende finalmente corpo.
Una produzione importante che vede coinvolti la città di Verona, la cui piazza principale, piazza Bra, è stata riallestita su progetto del regista, e la Fondazione Arena di Verona, così legata al regista da averlo omaggiato nella stagione 2010 con un cartellone che portava in ogni spettacolo la sua firma.
E accanto alle istituzioni vi è anche un coinvolgimento personale di stima ed amicizia da parte del Sovrintendente e Direttore Artistico Cecilia Gasdia, che il 9 dicembre 1984 cantò a Firenze con la regia di Zeffirelli, e del Vice Direttore Artistico Stefano Trespidi, storico collaboratore del Mestro con cui iniziò proprio all’Arena con Carmen nel 1995.
Dunque, quest’estate dal 21 giugno al 7 settembre La Traviata zeffirelliana sarà la star della stagione all’arena. E ci saranno novità e sorprese, alcune delle quali svelate durante la conferenza stampa. La prima, una autocitazione dell’edizione 1995 della Carmen areniana, è il sipario all’aperto. Ci sono ancora il cambio a vista tra i due quadri del secondo e la presenza in scena del letto originale della versione cinematografica.
Dice Cecilia Gasdia: “Questa inaugurazione è un investimento pensato per garantire un grande futuro per Fondazione Arena perché sono certa che questa Traviata impreziosirà tante estati areniane nei decenni futuri, come già avvenuto per tutti gli spettacoli di Franco Zeffirelli a partire 1995” (5 - 6).
E noi, da parte nostra, come altri appassionati, siamo impazienti di sentire le note di Verdi risuonare nell’arena mentre le magnifiche scene ideate da Zeffirelli incantano i nostri occhi.