Food :: 9 mar 2020

Belluno - Nasce la Confraternita del grasso

Non solo intingoli e calorie, però…

Di Confraternite ne abbiamo già parlato il 12 dicembre 2019 QUI. Realtà ricche di fascino gastronomico e anche culturale che raccontano l’autenticità al palato del nostro Paese.

E proprio il mese scorso ha preso ufficialmente il via l’opera della neonata Confraternita del Grasso (1 - 2), prima in Italia dedicata a questo elemento, esaltatore di sapori, presente dalle carni alla frutta, capace con le sue diverse forme di caratterizzare in maniera unica cucine diversissime. Protagonista di mille ricette che ci riportano all’infanzia, simbolo nei secoli di abbondanza e prosperità, oggi sempre più spesso frainteso e maltrattato. Da qui l’idea di creare un gruppo di lavoro per portare nuova consapevolezza sul tema: “Il fine della Confraternita del Grasso" - ha spiegato Andrea Riboni, titolare di Locanda Solagna, locanda Slow Food di Van in provincia di Belluno, che ha ospitato il pranzo di fondazione della Confraternita - "non sarà dare vita a banchetti luculliani in cui servire cibi affogati nell’unto fine a sè stesso. Al contrario, l’obiettivo è riportare consapevolezza sulla qualità, creando un gruppo dove appassionati di cucina, nutrizione, storia, cultura e lifestyle discutano e si confrontino sul tema. Partiremo dal territorio, ma abbiamo intenzione di aprire il confronto anche con le altre confraternite, con associazioni e istituti di formazione. Vogliamo dare spazio tanto al lato godereccio quanto a quello della ricerca e riflessione accademica.” 

Al via quindi la cena della “fondazione” (3) presso la Locanda Solagna, dove tra un Cannolo al baccalà mantecato, la Cervella di vitello fritte alle nocciole, crema di romanesco agrodolce e un’Anguilla di mare affumicata, lime Siciliano e cipolla rossa di Cannara (4 - 5 - 6) firmati dallo chef Raffaele Minute si è sperimentata - parafrasando un'opera letteraria - l’incredibile leggerezza del grasso. Ma  lavorato con consapevolezza e utilizzato nelle giuste quantità. Tra le etichette servite ha particolarmente stupito Faive della cantina Nino Franco, un rosé brut ottenuto dalla spumantizzazione di uve merlot e cabernet, un carattere gentile ma di spessore, che ha saputo reggere perfettamente la non semplice abbinata con l’anguilla di mare affumicata.


Se non vedete l’ora di scoprire le 50 sfumature di “grasso”, sano, segnatevi in agenda il prossimo appuntamento gourmet della Confraternita: 10 agosto in Locanda Solagna a Vas BL.

 

 

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