In questi giorni (fino al 13 settembre) incorre la Settimana Mondiale per l’azione sulle malattie non trasmissibili e l'occasione è giusta per trattare un argomento, complici gli ultimi articoli dell’EUFIC (Consiglio Europeo di Informazione sull’Alimentazione), che ci riguarda un pò tutti: il sale a tavola e ai fornelli (1 - 2). Sì perché, il corretto apporto di sale, dovrebbe essere un mantra, uno stile di vita naturale ma purtroppo non è così. Un'alimentazione sbagliata spesso ricca di affettati, ragù, formaggi e fritti vari (3) per citarne solo alcuni crea, alla lunga, patologie molto diffuse come gastrite cronica, ritenzione idrica, cellulite e, naturalmente, l'ipertensione. A tal proposito va detto che il sale formato da un 40% di sodio ed un 60% di cloruro è essenziale per molte funzioni del corpo, una delle quali è aiutare a gestire l'equilibrio dei liquidi del nostro sangue, regolando la nostra pressione arteriosa. Abusarne quotidianamente può disturbare quest'equilibrio e portare ad un aumento della pressione. Con il rischio di incorre in malattie cardiache o ictus.
Come accennato all'inizio, il sale deriva sopratutto dai cibi pronti e dai quelli preparati fuori casa.
Come difendersi allora (4)?
Ecco alcuni consigli per diminuirne l'assunzione:
Evita di aggiungere sale ai cibi oppure utilizza sale da tavola a ridotto contenuto di sodio.
Persino i cibi che non hanno un gusto davvero salato, come i cereali per la colazione o il pane, possono avere un alto contenuto di sale. Controlla sempre i valori nutrizionali e, se possibile, scegli quelli con meno sale.
Scegli frutta a guscio non salata, semi e altri tipi di snack al posto delle varietà salate.
Utilizza erbe e spezie al posto del sale per insaporire i cibi.
Abbi consapevolezza dei cibi mangiati fuori casa e, se possibile, chiedi di metterci meno sale.
Carni lavorate come la pancetta, i salami, le salsicce e il prosciutto
Formaggi
Sugo in granuli, dadi da brodo, estratti di lievito
Olive, sottaceti e altri cibi in salamoia
Frutta a guscio e patatine salate e tostate a secco
Carne e pesce salati e affumicati
Salse: salsa di soia, ketchup, maionese, salsa BBQ
Ma torniamo a focalizzarci sulla pressione alta tristemente compagna di molti.
Oltre al sale c'è di più. Non sono pochi, infatti, i fattori che possono influenzarla in modo positivo.
Vediamoli:
1 - Un'alimentazione bilanciata, ricca di frutta e verdura, povera di grassi saturi, zuccheri e sale. Via libera alla Dieta mediterranea, quindi.
2 - Mantenersi slim. Con l'aumentare del peso corporeo, aumenta anche il lavoro che deve svolgere il cuore. Questo spesso porta ad un aumento della pressione arteriosa.
3 - Non farsi mancare il potassio. Il potassio è necessario per molti processi all'interno del nostro corpo e come il sodio aiuta a mantenere l'equilibrio dei liquidi nel nostro sangue, regolando la pressione arteriosa. Assumendo potassio a sufficienza, si controbilanceranno gli effetti negativi del sodio e si manterrà la pressione in un intervallo sano. Il potassio si trova in molta frutta e in molte verdure come nelle banane, nelle patate, negli spinaci e nelle lenticchie.
4 - L'attività fisica (5). Più e più volte è stato dimostrato come l’attività fisica apporti benefici sia per il corpo che per la mente. Ciò include effetti positivi sulla pressione arteriosa. Un'attività fisica regolare può aumentare la forza del nostro cuore, riducendo così lo sforzo necessario per pompare il sangue nel corpo. In tal modo diminuisce anche la forza esercitata sulle nostre arterie, riducendo la pressione arteriosa. L'Organizzazione Mondiale della Sanità consiglia di fare un minimo di 150 minuti di attività fisica moderata (ad es. camminata veloce) o 75 minuti di attività vigorosa (ad es. corsa) ogni settimana.5 Ciò equivale a 30 minuti di attività moderata per cinque giorni alla settimana. Andare oltre queste soglie consigliate apporterebbe ulteriori benefici.
5 - Il fumo (6). Fumare sigarette può portare alla formazione di materiale grasso sulle pareti delle nostre arterie. Ciò porta ad un aumento della pressione sanguigna e può causare un intasamento nelle nostre arterie,
aumentando così il rischio di infarto e ictus.
6 - Poco alcol. Proprio come accade per il fumo, un'elevata assunzione di alcol può avere diversi effetti negativi sulla salute. Uno di questi è l'aumento del rischio di ipertensione. Un livello di alcol considerato non rischioso è stato stimato attorno ai 100 gr di alcol a settimana, equivalenti a cinque bevande da due unità (es. 200 ml di vino al 12,5% di alcol; 500 ml di birra al 5% di alcol) a settimana. Tuttavia, le raccomandazioni variano a seconda delle nazioni europee e delle organizzazioni. In particolare, secondo la Società Europea di Cardiologia (ESC) 2016, un consumo moderato di alcol [fino a 20 gr/giorno (2 unità, ad es. 200 ml di vino al 12,5% di alcol; 500 ml di birra al 5% di alcol) per gli uomini e 10 gr/giorno (1 unità, ad es. 100 ml di vino al 12,5% di alcol; 250 ml di birra al 5% di alcol) per le donne] è accettabile per chi beve bevande alcoliche, se in buona salute.