Food :: 18 dic 2020

Ristoranti d’Italia Gambero Rosso 2021

Un must sotto l’albero natalizio

Le Guide Gambero Rosso (1 - 2) non deludono mai e come tutti i classici “non finiscono mai di dire ciò che hanno da dire” (semicit. Italo Calvino). 

Sono in continuo cambiamento ed evoluzione, colgono al volo i mutamenti nel settore Horeca e più in generale food&wine

Trend setter anche quest’anno la Guida distingue le segnalazioni e i premi in Forchette per i Ristoranti (3), con Gamberi, riservati alle Trattorie, in Bottiglie, date ai Wine bar, con boccali, segnalando le Birrerie; in tutti i casi la valutazione va da una a tre icone; con i Mappamondi descrive e segnala i cosiddetti ristoranti etnici o meglio della world cuisine, con le Cocotte i Bistrot, forse la migliore risposta alla crisi della ristorazione dovuta al periodo Intercovid che stiamo vivendo. 

Segnala puntualmente i servizi di delivery ed asporto e tutti quei servizi che sono essenziali al giorno d’oggi. Vi sono poi i premi speciali a locali che si sono contraddistinti particolarmente per menu, servizio, carta dei vini, dei distillati… una scoperta continua, pagina dopo pagina. 

Arrivando alle pagine sarde troviamo subito la segnalazione delle Grandi Cantine della Sardegna, con in pole position Masone Mannu di Monti (SS) e Mesa di Sant’Anna Arresi (SU); una bella pagina è dedicata alla Trattoria sarda Armidda di Roberto Serra, profondo conoscitore delle pietanze locali, che rivisita con sicurezza e delicatezza. Ogni locale è censito in sintesi ma cogliendone i dettagli essenziali, vediamo quali:

c’è Il Pavone di Alghero, accanto a Il refettorio di Cristiano Andreini, e alla Saletta, che prende due gamberi in virtù anche del “progetto di restyling della tradizione sarda, che propone in chiave raffinata e asciugata”; per Arzachena segnala Somu al Club Hotel Baja Sardinia, dove si è trasferito Salvatore Camedda; per Baradili, piccolo centro della Marmilla, Sa scolla; a Baunei in Ogliastra troviamo il Lanthia Resort, a Bortigiadas il Golden Gate.

Nella Sardegna centrale sono raccontati La rosa dei venti a Sennariolo (OR) e Da Renzo a Siamaggiore (OR). Spostandoci nella regione storica del Montiferru si fa notare l’Antica Dimora del Gruccione con due gamberi, che è anche albergo diffuso. 

Arrivando a Cagliari si segnalano Antica Hostaria in via Cavour, Bistrot100 in via Tuveri, Chiaroscuro di Marina Ravarotto in corso Vittorio Emanuele, che propone una cucina in cui “nei piatti sono ben presenti le tradizioni dell’interno dell’Isola, ma tutto viene proposto secondo tecniche di cucina moderne”. 

Non mancano: Dal Corsaro di Stefano Deidda, che è anche stella Michelin, il classico Italia in via Sardegna, Josto di Pierluigi Fais in via Sassari e Osteria Kobuta che da anni propone un azzeccato mix nippo-giapponese. E ancora la Locanda dei Buoni e dei Cattivi, Da Marino al St. Remy, in via Torino, l’Old Friend Bar&Bistrot di Dario Torabi, Oyster di Filippo Mundula, il ristorante che porta la firma del suo artefice e patron, Luigi Pomata, e poi Sabores, I sarti del Gusto, nell’elegante via Sulis, Vitanova Cucina e dolci di Laura Sechi dove “la cucina è quella di casa, proposta in maniera semplice ma convincente, con grande spazio ai dolci”. 

A Capoterra troviamo segnalato un classico della ristorazione sulcitana, Sa cardiga e su schironi, a Carloforte Da Andrea al Cavallera, nella nuova e bella location sul porticciolo, insieme a Da Nicolo della famiglia Pomata. A sant’Antioco si fa notare Zefiro

A Pula, famosa località balneare, Mema di Manuele Senis e Melania Carta; a Quartu Sant’Elena Tavernae Arke, mentre a pochi chilometri da Cagliari Ada a San Sperate. Sempre proseguendo verso nord nello spettacolare borgo di Sanluri, famoso per il Castello e il pane troviamo Coxinendi di Davide Atzeni. Spostandoci verso il sud-est Da Barbara a Sinnai, non lontano da un’altra perla della costa meridionale, Villasimius. 

A nord dell’Isola troviamo Il cormorano a Castersardo, a Gavoi Santa Rughe con due gamberi, a Giba Locanda Rosella “uno storico riferimento che risale dal 1948”, a Gonnesa S’anninnia. A Ittiri Su recreu, a Macomer due forchette per Hub di Leonardo Marongiu.

A Nuoro si segnalano Il portico e Il rifugio; a Olbia Il fuoco sacro del Petra Segreta Resort di Luigi Bergeretto, a Oliena il classico Su Gologone, a Palau La gritta, A Porto Rotondo Da Giovannino, a Porto Torres la Tenuta Li liori. Rimanendo al nord La Runcina di San Teodoro, Il Giamaranto a Sassari, Kent’Annos a Sennori, un progetto riuscito delle tenute Dettori; poco lontano troviamo Da Vito

Un bell’itinerario enogastronomico in tutta l’Isola che coglie alcuni dei locali migliori della Sardegna, anche se qualcosa a nostro parere è rimasto fuori Guida ma speriamo possa entrare o rientrare nella Guida 2022, speriamo ciò accada in periodo Postcovid e dunque a ripartenza avvenuta per il settore, uno dei più colpiti dalla pandemia, purtroppo. 

Intanto non resta che sfogliare la Guida e cogliere l’opportunità anche dei servizi di delivery e asporto, per trascorrere delle feste all’insegna del buon mangiare e buon bere, perché non manchi mai il piacere della convivialità e della qualità a tavola, anche in questi tempi non semplici. 

 

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