Il mondo Slow Food è sempre prodigo di iniziative intelligenti e sostenibili. Arriva anche in Italia, dopo la prova “pilota” in Austria sull’Alpe Adria in Carinzia, lo Slow Food Travel. Luogo dell'itinerario? Le verdi e suggestive montagne biellesi (1 - 2). Ovviamente, non si tratta di un semplice percorso a contatto con la natura: grazie a una rete salda di imprese e aziende locali complici - produttori, ristoratori, strutture varie - infatti, è possibile un sistema d’accoglienza più completo oltre che autentico. “L’obiettivo è la costruzione di una comunità conviviale che interagisce e fa sistema, accogliendo il visitatore e costruendo uno scambio umano di conoscenze ed esperienze” - dichiara Michele Rumiz, responsabile di Slow Food Travel - “Seguendo i percorsi Slow Food Travel, i visitatori possono conoscere la storia dei prodotti del territorio, scoprire i paesaggi di cui sono parte e partecipare a laboratori di degustazione direttamente dai produttori”. Fil rouge dell’intera esperienza immersiva, il cibo (3) e la sua produzione. Una grande opportunità per questo territorio che ha visto negli anni periodi anche lunghi di depressione: grazie alla leva del turismo sano e sostenibile, può finalmente recuperare e rilanciare quegli elementi distintivi che lo rendono unico per bellezza e interesse culturale e naturalistico. Così la possibilità di valorizzare realtà affascinanti come le locande di montagna, i vecchi mulini, gli apicoltori, i produttori da ascolto (4) etc…
"E’ un bel risultato per la Condotta di Biella” - testimonia il fiduciario Condotta di Biella Gilberto Pozzallo - “Il trovarsi e discutere di accoglienza, filiere e attività da proporre ai visitatori ha creato una migliore consapevolezza del patrimonio diffuso del territorio. Perché il progetto non coinvolge solo le strutture produttive, la ristorazione e l’accoglienza, fondamentali in un percorso come questo, ma anche gli attori culturali che da tempo collaborano con noi”.
A Slow Food Travel Montagne Biellesi hanno aderito in questa prima fase 35 aziende di medie, piccole o piccolissime dimensioni. Si va dai bed&breakfast ai mulini, dagli apicoltori ai produttori agricoli, da chi gestisce una locanda in montagna a chi produce formaggio in modo tradizionale da animali al pascolo, dall’agriturismo al distillatore di oli essenziali, dal ristorante stellato al monastero. Il territorio coinvolto comprende l’area della Serra e delle valli Elvo e Cervo: montagne, torrenti, boschi, alpeggi e santuari.
In collaborazione con il tour operator Viaggi e Miraggi sono stati costruiti i primi percorsi, per favorire la partecipazione di gruppi organizzati.
Slow Food Travel dà un marchio nel quale riconoscersi a questa “biodiversità” di prodotti e persone, sfruttando le differenze come un valore aggiunto che rende più intensa e partecipata l’esperienza del turista, premiando chi investe nella qualità e nella formazione, costruendo relazioni umane, non esperienze seriali come succede a volte in questo settore.