Da poco a Milano c'è un nuovo locale dove la tradizione rivisitata in chiave moderna è protagonista al palato nelle numerose proposte gastronomiche (1 - 2). Cocciuto, questo il nome del ristorante (Via Melzo, angolo Via Spallanzani), la cui filosofia di Paolo Piacentini e Michela Reginato, sottolinea l’ostinazione per una cucina fatta di materie prime eccellenti, è in realtà il terzo format ad essere inaugurato dopo zona Tortona (Via Bergognone 24) e Porta Romana (Corso Lodi angolo via Passeroni 2).
I tre locali rappresentano, nel nome stesso, la qualità italiana e i suoi sapori autentici, con una grande ricerca che privilegia prodotti biologici, presidi Slow Food e ingredienti provenienti da piccoli produttori italiani.
In menù, i piatti spaziano dalle tartare - di salmone con avocado e maionese allo zenzero, di manzo con nocciola, alici e polvere di capperi, di ricciola con mango, basilico e maionese al cocco, di vitello con fonduta di pecorino, castagne e rosmarino – al croque madame con spalla cotta, cheddar e salsa bernese, dai tacos con guacamole, sfilacciato di maiale, coriandolo e jalapeño alla girella al rosmarino con speck cotto al vapore, stracciatella di bufala km 0 e rucola. E ancora hamburger con pulled pork al barbecue, peperoni piquillo, fontina, hot dog con salmone affumicato, finocchi croccanti, avocado e maionese alla curcuma, toast con prosciutto cotto Alta Qualità, fontina e salsa olandese. Bowls per tutti, tra cui quella di quinoa con zucca arrosto, ceci alla paprika, cavolo viola, spinacino e citronette all’arancia, riso integrale con olive taggiasche, pollo grigliato, datterini rossi, Parmigiano Reggiano, nachos, rucola e salsa al sesamo, orzo con avocado, salmone al vapore, fagioli rossi, cavolo viola marinato, rucola e salsa alla paprika. Per chiudere in dolcezza con il nuovo dessert, i Cocciutelli, piccole ciambelle fritte, servite con mousse alla nutella e al cocco.
Ma Cocciuto è anche pizza gourmet... ed ecco che nel rispetto della più antica tradizione partenopea, si presenta morbida e sottile al centro, con cornicione sviluppato e fragrante, l’impasto è un blend di farine alle quali sono stati aggiunti il germe di grano vivo e paste madri, lavorazione diretta con doppia lievitazione che dura almeno 30 ore per garantire fragranza, sapori e maggiore leggerezza. Tra le farciture il Pomodoro Gustarosso, il Caciocavallo podolico e i carciofi bianchi di Pertosa. Ma anche prodotti D.O.P. come il Pecorino Romano e il pomodoro del Piennolo giallo, o ancora eccellenze italiane come la mozzarella fior di latte km 0, le alici di Cetara e il Parmigiano Reggiano di montagna 36 mesi Malandrone, le olive infornate di Ferrandina Presidio Slow Food, snocciolate tutti i giorni a mano, i capperi di Salina: sapori veri, qualità e varietà eccellenti, frutto del lavoro di agricoltori e allevatori specializzati, il cui obiettivo è mantenere standard qualitativi esemplari.
L'interior (3 - 4 - 5) del locale che ospita 70 coperti oltre ai 25 nel dehors esterno, strizza l'occhio allo stile newyorkese, dove dominano le pareti riportate “alle origini” con mattoni a vista, in un mood urban chic.
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