"Oggi l’Italia è il Paese che vanta il maggior numero di produzioni agroalimentari e vinicole protette in Europa, indice della buona qualità di queste produzioni. E ciò viene particolarmente apprezzato dai visitatori, soprattutto quelli stranieri" - così parla Rodolfo Baggio nella presentazione del volume "Foodie con la valigia. Il turismo enogastronomico in Italia" (1), progetto editoriale della scrittrice, giornalista e antropologa del cibo Alessandra Guigoni (2). Un tema importante, insito nel DNA del nostro Bel Paese dove eccellenze regionali da nord a sud e da est a ovest, fanno dell'Italia la meta obbligata per i curiosi di ogni dove. Culla di bellezza e della tavola, conta, tra l'altro, il maggior numero di prodotti certificati Dop e Igp. Per non parlare del primato di Bacco... Ecco che il volume (3) edito Aracne editrice, frutto di ben tredici autori, di agile e fruibile lettura accompagna il lettore in un viaggio che ben focalizza quanto il fattore local food intervenga e non poco a rafforzare l'identità territoriale. Diventando meta stessa del viaggio, alias ingrediente dell'offerta turistica. Ed ecco l'evidente plauso nonché la necessità di preservare l'autenticità del cibo locale, cartina tornasole "sana" e sostenibile, attrattiva imprescindibile per molti travel addicted di tutto il pianeta.
"Cibo locale come metafora di una più ampia e coinvolgente esperienza culturale", dichiara Giuseppe Melis. Parole sante. Ma non è tutto rose a fiori... Sì perché fenomeni come l’Italian Sounding, il lato oscuro del food tourism, minano e non poco la nostra vasta e preziosa pletora di prodotti made in Italy. Per chi ancora non lo sapesse, L'Italian Sounding consiste nel “dare un’immagine italiana a un prodotto agroalimentare di qualità che in realtà non è italiano”. Altro tema molto ben trattato nel testo, dove Anna Zollo traccia, proprio partendo da questa pratica tanto scorretta quanto tristemente diffusa, le più o meno evidenti ripercussioni sul sistema turistico.
E così molto di più. Oltre 300 pagine pregne di entusiasmo, studio, profonda osservazione, dove la voce di specialisti del settore pone al centro l'essenza stessa della nostra terra: eccellenze del territorio, cultura dei luoghi, agricoltura e agroalimentare, tutti fattori determinanti per un corretto e vincente ecosistema turistico. Nasce quindi il quesito... In uno scenario in continuo mutamento, quanto il volano dell'offerta turistica è realmente capace di intercettare e soddisfare nuove domande di viaggio sempre più esigenti e di qualità? E' indubbio come la piccola impresa sia ormai il vero dominus di un turismo enogastronomico sostenibile, autentico e originale. Le uniche forse a promettere e permettere un'esperienza sensoriale fatta di storia, onestà, condivisione e bontà certa. Le uniche potenzialmente ancora valide per la tenuta del sistema Paese, anche in periodi così difficili come quelli attuali: meditate gente, meditate.
Che siate studenti, globe-trotter, foodblogger appassionati, addetti ai lavori o semplici bon vivant non fatevi mancare “Foodie con la valigia". Troverete quella risposta che mancava.
"Foodie con la valigia. Il turismo enogastronomico in Italia"
Gli autori: Barbara Argiolas, Rodolfo Baggio, Ada Rosa Balzan, Massimiliano Borgia, Francesco Bravin, Anna Casella Paltrinieri, Carole Counihan, Giacomo Del Chiappa, Renato Ferrari, Alessandra Guigoni, Giuseppe Melis, Agnese Vardanega, Marta Villa, Cecilia Winterhalter, Moreno Zago e Anna Zollo.
Prefazione dell’antropologa Carole Counihan; Introduzione di Rodolfo Baggio e postfazione di Barbara Argiolas.
Progetto a cura di Alessandra Guigoni.
Aracne editrice, settembre 2019
Formato 14 X 21 cm
Pp: 312
Prezzo: 23 euro