Food :: 28 ago 2019

I millennials e il nuovo turismo enogastronomico

L'indagine della Prof. Roberta Garibaldi

Chi come la sottoscritta è del 68' non può non ricordare (con un velo di nostalgia) quei turisti enogastronomici ormai d'autrefois. Bon vivant di media età (1) con un reddito medio alto, amanti della buona cucina e di viaggi alla scoperta di tipicità gourmet spesso note a pochi. Questo succedeva tempo fa. Oggi sono sopratutto i Millennials (2), ovvero i nati tra il 1981 e il 1998, a intraprendere esperienze culinarie e di Bacco, in Italia come all'estero. Nel Belpaese, in particolare, il 46% dei Millennials è un turista enogastronomico (3).

Ma vediamo da vicino la figura del turista Millennial grazie alla ricerca di Roberta Garibaldi (4) docente universitaria ed autrice del “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”.

Principalmente single/non sposato, più acculturato, ma con un attuale reddito disponibile più basso. Ricerca un viaggio che gli permetta di scoprire la cultura del territorio attraverso gli incontri e il cibo e quando si tratta di scegliere la destinazione di un viaggio enogastronomico ne valuta in via prioritaria bellezza (51%), cultura e tradizioni enogastronomiche e non (46%). Se da un lato le esperienze a tema enogastronomico più apprezzate dai Millennials corrispondono a quelle degli altri turisti, che si tratti di mangiare piatti tipici del luogo in un ristorante locale (87%) oppure visitare un mercato con prodotti del territorio (80%), dall’altro si denotano ampie differenze per molte scelte. 

Social

I nativi digitali sono social (5) e, stando ai dati, non solamente dietro a uno schermo: si distinguono infatti perché ricercano esperienze a contatto con altre persone. Si evidenzia un maggiore desiderio di recarsi in locali molto frequentati per incontrare e conoscere persone (62%), dato che segna una differenza di ben +16% e +14% rispetto ai Boomers e ai nativi della Generazione X. Divergenze simili si ritrovano anche nel recarsi in un ristorante, bar o cantina di tendenza, per partecipare a un evento o festival legato al cibo o a esperienze di social eating.

Scelte nella ristorazione

i Millennials amano il cibo di strada. Acquistare cibo da un food truck è la quarta esperienza più desiderata (indicata dall’82%, +19% e +8% rispetto ai Boomers e ai membri della Generazione X), così come forte la è tendenza a provare le novità con un’apertura al globale; andare in ristoranti etnici per degustare piatti della cucina di tutto il mondo si rivela esperienza desiderata per il 79% (rispettivamente +17% e +10%). Incisiva la voglia di mangiare in ristoranti gourmet: interessa il 60% dei Millennials, rispetto al 48% dei Boomers e dei nativi della Generazione X. Maggiore anche il desiderio di partecipare a corsi di cucina (rispettivamente +21% e +12%) e a un viaggio enogastronomico on the road di più giorni organizzato da un’agenzia specializzata (+11% e +9%).

“Sempre più in viaggio e con sempre maggior capacità di spesa, i Millennials vivono il viaggio non solamente come una gratificazione, ma anche come un mezzo per crescere sia lavorativamente sia culturalmente” - commenta Garibaldi. “Osservare e analizzare questo segmento, che si pone con tale vivacità sul mercato, e le sue esigenze potrebbe aiutare a prevedere le future tendenze del turismo enogastronomico” - conclude Garibaldi

 

 

 

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