Un catalogo completo degli arazzi della collezione medicea. Il terzo, un immane lavoro che si articolerà complessivamente in cinque volumi grazie all’impegno di Lucia Meoni, una delle massime specialiste di arazzi, un’autorità in campo internazionale.
Presentato recentemente a Palzzo Pitti di fronte a un nutrito pubblico di esperti, opinion leader e giornalisti (1), i saggi del complesso cartonato trattano della storia della manifattura fiorentina all’epoca del granducato di Ferdinando II de’ Medici e della sua produzione per la corte e per la clientela privata, ma anche delle contemporanee acquisizioni attraverso eredità, matrimoni, doni e acquisti. Le schede del catalogo, edito da Sillabe, analizzano le opere della collezione fiorentina (2 - 3) tessute nella botteghe di San Marco e degli Uffizi e in quella dei fiamminghi Pietro e Bernardino van Asselt, negli anni in cui la manifattura fu diretta dal francese Pietro Févère e in seguito da Giovanni Pollastri (1630-1672).
Tra le serie più importanti sono da ricordare le Storie di Tobia, le Storie di Alessandro, le Stagioni e le Ore, le Storie di Mosè e le Storie di Cosimo I de’ Medici, per le quali dipinsero i cartoni molti pittori contemporanei, tra cui Cinganelli, Vignali, Lorenzo Lippi, Cecco Bravo, Baccio del Bianco, Melissi, Gimignani, Vincenzo Dandini e Ulivelli. Suscitano anche particolare interesse, quali esempi del gusto dell’epoca, gli arazzi del Févère tratti da dipinti e la copia tessuta, a colori, dei cinquecenteschi (1507-1526) affreschi in monocromo di Andrea del Sarto e del Franciabigio nel Chiostro dello Scalzo.
“Un libro meraviglioso anche per il pubblico più vasto che potrà imparare a riconoscere e ad amare in queste pagine il fasto di storie disegnate da grandi artisti, e poi tessute sapientemente, impreziosite di fili d’oro e d’argento, talvolta perdute e ritrovate - dichiara Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi.