Food :: 4 set 2020

Firenze - Ditta Artigianale: la ripresa e le cucine del mondo

Il viaggio di gusto proposto dallo chef Jyoti Singh

Potrebbe essere a Milano, Berlino o Londra. Un locale come Ditta Artigianale spicca nel panorama fiorentino delle caffetterie e della ristorazione smart per la sua veste internazionale, contemporary, fashion, ricco di pezzi di design che regalano bellezza a chi vi accede che sia per un Negroni o un cappuccino al bancone. La vista non è tutto però... qui, per esempio, il caffè è un rito, una vera esperienza gustativa al palato e non solo: è cultura, che nasce dalla ricerca di produttori esclusivi e si affina con la tostatura in loco per esaltare meglio gli aromi, come fermamente voluto dai fondatori Francesco Senapo e Patrick Hoffer. Basti pensare al bland Jump, miscela di notevole complessità gustativa (Colombia, Brasile e Etiopia).

Ma ora c'è un motivo in più per farci un salto: da ieri infatti è iniziato il ciclo di incontri della stagione gourmet "Ospiti in cucina" - di cui ne abbiamo già accennato il 3 settembre 2020 QUI - che vede protagoniste, tra l'altro, varie cucine del mondo.

Noi ci siamo stati, non tanto per conoscere la moderna caffetteria già nota per la qualità delle sue proposte in carta, piuttosto per "scoprire" i piatti dello chef indiano Jyoti Singh (1 - 2 - 3) ospite della serata e patron del ristorante fiorentino Haveli. 

Va detto che Singh oltre a essere membro dell’associazione cuochi fiorentini e fine sommelier è anche un imprenditore di "razza" con vari ristoranti in Italia e all'estero. Ma parliamo della sua arte ai fornelli che, confesso, conoscevo solo di fama...

In un concerto di sapori condivisi, piacevolmente speziati e a tratti piccanti, ci hanno senza dubbi conquistato il burger mignon ripieno di un gnocco fritto di patate (Vada Pava) (4) e le squisite polpettine fritte leggermente speziate (Punjabi Tikki). Così come anche i gamberi in salsa delicata e farina di cocco (Jhinga Malai Wala). Il tutto con del riso Basmati al cocco e semi di senape (5). Un Martini e un Daiquiri hanno accompagnato le diverse pietanze (6). Scelta azzardata per i puristi, forse, ma l'originale matrimonio è comunque stato vincente. In chiusura, per rinfrescare il palato, un affogato al caffè per nulla banale dove l'acidità piuttosto spiccata, l'aroma deciso e persistente della miscela sono stati ben stemperati dalla dolcezza del gelato alla crema.

Se il buongiorno si vede dal mattino, merita tornare in "Ditta" nel magnifico Oltrarno, per un nuovo viaggio tra Oriente e Occidente: non mancate la cucina thailandese del ristorante Thai, giovedì 1 ottobre sempre in via dello Sprone 5r.  

#Staytuned!

 

Info e prenotazioni: 

 

 

 

 

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