Ritorna il progetto Drammaturgia dello spazio-per un teatro dei luoghi, di Teatro Studio Krypton. La seconda edizione, la prima nel 2017 con l’opera Muovere un cielo pieno di figure vive, dedicata all’Ospedale degli Innocenti di Filippo Brunelleschi, sceglie la magnifica Basilica di San Miniato al Monte, punto più alto della città ricco di grande pathos (1). Luogo unico, iconico, suggestivo palcoscenico per esprimere la rinnovata narrazione artistica di Giancarlo Cauteruccio che ha accolto con entusiasmo l’invito dell’abate Padre Bernardo Gianni per le celebrazioni del Millenario della basilica (1018-2018). Dal Monte una luce aurorale, questo il titolo della geniale fatica di Cauteruccio che vedrà la facciata della chiesa trasformarsi in uno scenario iridescente e magico volto a svelare la forza del non visibile (2). La performance è un’intensa sollecitazione sensoriale che favorisce il volo percettivo, il quale attraverso la vibrazione della luce, unisce la profonda spiritualità di San Miniato al Monte alla città sottostante.
Cauteruccio ha investigato la relazione fra cielo e terra, il rettangolo come l’unità di potenza della madre e dello spirito, l’antico valore simbolico del numero cinque che è il numero della ierogamia, del tre che rappresenta luce e ordine. Cinque, infatti, sono i portali della facciata, scanditi dal rettangolo aureo, ma solo tre si aprono per accogliere all’interno. Dal Monte una luce aurorale comincia con il lavoro degli uomini, “costruttori”, portatori di scienza, operai che con fatica, pietra su pietra, edificano una fabbrica destinata ad attraversare i millenni.
Gli allievi del laboratorio di Teatro/Architettura, coordinati dalla coreografa Margherita Landi, aprono la prima scena, lavorando con la terra, la pietra e il legno per mostrare la volontà umana di cercare la connessione tra cielo e terra. L’azione reale diviene il motore generatore della immaterialità delle immagini che lentamente rivelano la magnificenza dell’architettura e il suo complesso racconto.
Una torre/scultura lignea, posta al vertice della Scala Santa, è la simbolica soglia di accesso tanto all’area della basilica quanto alla città. Da questa torre prende vita la videoproiezione, che genera il mapping visuale ideato da Massimo Bevilacqua e guidato dalla colonna sonora di Alessio Bianciardi (anche curatore delle elaborazioni video), con brani di Giusto Pio.
L’attore Roberto Visconti accompagna il pubblico nelle visioni, interpretando un testo del regista, mentre la cantante-performer Chiara De Palo interpreta lo spazio come luogo speciale di meditazione, attraverso la voce e l’azione minimale e geometrica.
“L’opera non vuole essere celebrativa del passato - spiega Cauteruccio - ma occasione di un nuovo inizio. Infatti, la scena finale diventa magicamente punto di incontro, condivisione, accoglienza dell’umano (specie in questi tempi di tragiche emergenze) e festa di uomini e donne avvolti in una luce aurorale; essi chiamati a testimoniare la necessità dell’accoglienza e della convivenza, nel rispetto fondamentale dei valori umani, per poter aprire la porta di accesso al futuro “.
Partecipano alo spettacolo anche gli allievi del laboratorio TeArc (lab. di Teatro Architettura - DIDALAB dell’Università di Firenze), e gli allievi del corso di alta formazione per operatori della scena TASK, convinto che i giovani debbano essere formati attraverso la pratica operativa della messa in scena.
Lo spettacolo è una produzione Teatro Studio Krypton e del Comitato per le celebrazioni del Millenario con il sostegno di Comune di Firenze, Città Metropolitana, Regione Toscana, Fondazione CRF Firenze e con il contributo di TERNA.
DAL MONTE UNA LUCE AURORALE (3)
8-9 settembre alle ore 21,30
ideazione e regia Giancarlo Cauteruccio
voce recitante Roberto Visconti
canto e azione Chiara De Palo
colonna sonora con musiche di Giusto Pio
scenografia virtuale e allestimenti Massimo Bevilacqua
elaborazioni audio-video Alessio Bianciardi
movimenti coreografici Margherita Landi
coordinamento scenografico degli allievi TASK Daniele Spisa
ricerche letterarie AnnaGiusi Lufrano
ricerche e elaborazioni grafiche Francesca Caruso
organizzazione e amministrazione Laura Scala
ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili