Chiamo al telefono Maria Laura Berlinguer (1), che in questo momento è nella sua casa a Roma.
A 50 anni Maria Laura (2) ha lasciato una carriera nella comunicazione e si è reinventata partendo da se stessa. Oggi, con il blog che porta il suo nome, è ambasciatrice dello stile italiano e promuove il vero made in Italy, artigianale e sartoriale; come ci tiene a dirmi è nata in Sardegna e porta sempre con sé il profumo dell’elicriso e del mirto, il colore del mare di Stintino e le notti stellate.
1. Qual è l’ambiente di casa che stai vivendo di più in questo particolare momento di “reclusione” protettiva?
Visto l'affollamento, siamo in 4 più il cane, ho trasferito l'ufficio (il computer e i telefono) in camera da letto dove riesco a blindarmi. Ho la fortuna di avere un bel terrazzo e ho quindi la possibilità di alzarmi ogni tanto e andare a prendere una boccata d'aria.
2. Cosa c’è nel tuo frigorifero ora e cosa ti manca in particolare?
Ma devo dire che nel frigo c'è di tutto. Soprattutto tanta verdura e frutta. Anche affettati perché la mattina faccio una colazione proteica e salata, con pane tostato e prosciutto o bresaola (3).
3. Il tuo piatto confortante, la tua coccola in tempo di crisi?
In questo periodo amo molto le minestre di legumi, di ceci (4), meglio con il finocchietto sardo che porto e metto in frigorifero. Devo dire che la buona cucina è comfort, tutta.
4. C’è qualche cibo “fondamentale” che ti diletti a preparare avendo tempo a disposizione (pasta, pane, biscotti ecc…)?
Non in particolare perché seguo un'alimentazione rigorosa durante la settimana: povera di grassi e con molte verdure crude e lesse. Soprattutto stando a casa senza la possibilità di andare al parco a correre. L'altro giorno ho fatto una torta di mele che adoro. Ma devo dire che non è venuta granché bene.
5. Il primo posto dove andrai a mangiare/bere quando l’emergenza sarà finita?
A casa, in Sardegna, davanti al mare un piatto di spaghetti ai ricci e un bicchiere di vino bianco.