Raggiungiamo in chat Allan Bay. È a casa, come tutti noi. Non ha bisogno di presentazioni, il suo libro Cuochi si diventa, pubblicato da Feltrinelli, è nelle case di tutti i gourmet, gli appassionati e gli specialisti di gastronomia. Nato a Milano si è laureato alla Bocconi e la cucina è sempre stata la sua passione. Sino al 1994 si è occupato di marketing editoriale e dal 1995 è giornalista specializzato nel settore enogastronomico. Dal 1995 al 2017 ha scritto di cucina sul Corriere della Sera. Oggi ha un suo sito, www.allanbay.it dove parla di ristoranti e cibo. Ha anche curato la Garzantina della Cucina. Per Italian Gourmet ha curato e cura la collana I Tecnici.
Sono curiosa di capire che succede nella cucina di Allan Bay, in questo momento così delicato e particolare…
1. Qual è l’ambiente di casa che stai vivendo di più in questo particolare momento di “reclusione” protettiva?
Come sempre, lo studio con il computer: nulla di nuovo.
2. Cosa c’è nel tuo frigorifero ora e cosa ti manca in particolare?
La settimana scorsa ho fatto tante foto di food: grazie ad abbattitore e sottovuoto ho salvato quasi tutto e i miei 4 frigoriferi sono zeppi.
3. Il tuo piatto confortante, la tua coccola in tempo di crisi?
Nessuno, sono onnivoro convinto: al limite un grande risotto.
4. C’è qualche cibo “fondamentale” che ti diletti a preparare avendo tempo a disposizione (pasta, pane, biscotti ecc…)?
Tutti: è il mio mestiere. Salvo i dolci: sono un filo-salato.
5. Il primo posto dove andrai a mangiare/bere quando l’emergenza sarà finita?
Dal Bolognese a Milano: ho già prenotato un super filetto alla Wellington.