Oggi parlo con Andrea Concas (1 - 2), fondatore e CEO della start up dell’arte Art Backers e di Art Rights, piattaforma per la gestione e certificazione delle opere d’arte con tecnologia Blockchain (registro digitale a prova di pirateria informatica), Intelligenza Artificiale e di ArtCollateral, depositario (escrow agent) per l’Art Lending. Ha fondato le gallerie d’arte The AB Gallery e ProfessioneARTE.it la prima community dedicata alla formazione, aggiornamento e orientamento sulle professioni dell’arte.
Ha ideato il primo Libro ChatBOT del mondo dell’arte, edito da Mondadori Electa, con la collana “100 Domande 150 Risposte”: grazie ad ArteConcasBOT (piattaforma di intelligenza artificiale), risponde alle domande sugli artisti, sulla loro vita, le opere e il mercato, con i primi due volumi dedicati a Leonardo da Vinci e Banksy. E’ autore del libro “ProfessioneARTE – I protagonisti, le opportunità di investimento, le nuove sfide digitali”, la guida per chi dell’arte vuole fare la sua professione. Con i suoi video e canali social promuove e supporta l’arte ogni giorno.
Gli chiediamo come sta trascorrendo questo lungo periodo a casa.
1. Qual è l’ambiente di casa che stai vivendo di più in questo particolare momento di “reclusione” protettiva?
Ho la fortuna di vivere in Sardegna, davanti al mare, e in questi giorni passo molto tempo nel giardino d’inverno, una sala tutta vetri da cui entra tantissimo sole e posso vedere e sentire le onde del mare mentre lavoro al computer, faccio call e mi dedico al mio ultimo libro.
2. Cosa c’è nel tuo frigorifero ora e cosa ti manca in particolare?
Per fortuna di tutto, tra pasta fresca, pesce e carne con verdure e frutta ed ovviamente la cantinetta dei vini. Quello che mi manca maggiormente? Sicuramente viaggiare e non poter decidere liberamente dove, quando e come andare.
3. Il tuo piatto confortante, la tua coccola in tempo di crisi?
La pasta in qualsiasi forma e misura, insieme ai risotti (3), che rimangono la mia panacea a questa crisi. Rassicuranti e appaganti da buon italiano, insieme alla pizza, non potrei farne a meno.
4. C’è qualche cibo “fondamentale” che ti diletti a preparare avendo tempo a disposizione (pasta, pane, biscotti ecc…)?
In casa stiamo riscoprendo la cucina, dilettandoci nella preparazione della pizza, del pane e dei dolci quale momento conviviale, accompagnati da un buon vino, birra e tanta musica. Adoro cucinare, seppure solo in alcune occasioni: sto approfittando di questi giorni per sperimentare alcune nuove ricette.
5. Il primo posto dove andrai a mangiare/bere quando l’emergenza sarà finita?
Durante l’anno viaggio molto per lavoro e quando sono a casa, in galleria a Cagliari, cerco sempre delle abitudini per trovare dei punti fissi di “normalità”. Quindi il primo posto sarà dal caro amico Giuseppe Carrus del Gambero Rosso, ideatore di un piccolo e curato locale a Cagliari dal nome CUCINA.Eat. Mi siederò al bancone per ascoltarlo raccontare dei suoi ultimi viaggi o della nuova vendemmia. Con un immancabile calice di vino presentato divinamente per poi degustare un menù equilibrato e biologico in sua compagnia.