Diciamoci la verità, dopo settimane di pane e pizze, torte e focacce preparate da grandi e piccini, la voglia di variare il menù e sperimentare altre ricette home made è più che lecita. Allora perché non tentare di preparare alimenti come lo yogurt, la ricotta (1), il burro (2) e il kefir? Più facile a farsi che a dirsi, sono tutti molto versatili da usare come ingredienti di tante ricette. Ed ecco le 4 suggestioni direttamente dal big player del settore lattiero-caseario, Assolatte, che ne garantisce la buona riuscita. Provare per credere!
Basta un robot da cucina et voilà… il burro è pronto in pochi minuti, e senza fatica. Si mettono nella ciotola del robot 300 ml di panna fresca (a scelta tra quella liquida ma densa o quella da montare) e la si fa sbattere per qualche minuto per far sì che dalla parte solida si separi un liquido bianco, il latticello, che va filtrato e poi trasferito in un recipiente. Lo si potrà gustare come bevanda rinfrescante o usarlo nelle marinate per ammorbidire le carni rosse o bianche o per rendere soffici e friabili alcuni prodotti da forno (come il pane irlandese preparato con il bicarbonato di sodio, il pane di mais e le focaccine americane). Tornando al burro, si ripete l’operazione rimettendolo nella ciotola del robot e aggiungendo 100 ml di acqua molto fredda. Si sbatte per un minuto e poi si filtra il liquido. Si ripete finché il liquido filtrato sarà praticamente trasparente. Quindi si mette il burro in una capiente ciotola e lo si pressa con lo schiacciapatate in modo da amalgamarlo e da far spurgare l’eventuale liquido rimasto, che va subito filtrato. Il burro va schiacciato più volte in modo che diventi compatto, asciutto e soffice. A questo punto il burro è pronto: basta metterlo in un pirottino o farne un panetto utilizzando una spatola e l’apposito tagliere scanalato, e avvolgendolo poi in carta oleata. Il burro fresco va subito e sempre conservato in frigorifero.
Non è necessario avere una yogurtiera per poter preparare lo yogurt in casa. Bastano un litro di latte intero fresco e un vasetto di yogurt bianco. Si inizia versando il latte in un tegamino e scaldandolo sul fornello finché raggiunge i 45°C, ossia è più che tiepido ma non bollente. Poi lo si travasa in un thermos e si aggiunge tutto lo yogurt. Quindi si mescola per bene, si chiude il thermos e si lascia riposare per 12 ore, al buio e a temperatura costante e al caldo (l’ideale sarebbero 35°C). Trascorse le 12 ore lo yogurt è pronto: va diviso in contenitori richiudibili e messo in frigorifero. E consumato nel più breve tempo possibile, al massimo entro tre giorni. Se si vuole ottenere uno yogurt più cremoso e goloso, si può usare la panna fresca: ne bastano 100 ml al posto della stessa quantità di latte.
Questo latticino fresco, tipico di tutta l’Italia, è indispensabile in tante ricette e vero passe-partout in cucina. Perché, allora, non provarlo a realizzarlo con le proprie mani? È semplice e veloce. Basta scaldare in un pentolino 1 litro di latte finché raggiunge i 90°C. Mentre il latte è sul fuoco si spreme il succo di mezzo limone e lo si filtra in un colino, per poi aggiungerlo al latte caldo tolto dal fuoco. Si mescola per un paio di minuti con una frusta e si copre il tegamino con un coperchio, lasciando riposare. Dopo una decina di minuti la cagliata sarà pronta e andrà rotta usando un cucchiaio di legno. Passati un paio di minuti, si passa la cagliata in un colino poggiato su un recipiente: il siero si deposita, così, sul fondo mentre la parte solida resta nel colino e va trasferita in un altro contenitore forato (ad esempio uno scolapasta) dove si possa scolare. Quando la ricotta si sarà asciugata la si può mettere in un altro recipiente, coprirlo con un canovaccio e trasferire in frigorifero. Quando sarà bella solida allora sarà pronta da consumare (in genere servono 3 ore).
È stato riscoperto di recente per il suo valore salutista questo latte fermentato tipico dell’Europa orientale e caratterizzato da una grande varietà di microrganismi appartenenti a specie molto diverse (come lattobacilli e lieviti) tra loro in simbiosi.
Farsi il kefir di latte è davvero facile e richiede solo pochi minuti, ma bisogna attendere un giorno prima di poterlo gustare. Gli ingredienti indispensabili sono i grani di kefir di latte, che si possono acquistare nei negozi di alimenti naturali, e un litro di latte fresco. La preparazione inizia versando i grani (senza lavarli) e mezzo litro di latte in un vaso di vetro, ceramica o plastica (mai di metallo). Quindi il barattolo va chiuso con un tovagliolo di carta, fermato con un elastico stretto, e messo in dispensa. Dopo 24 ore lo si può aprire e versarlo in una ciotola filtrandolo con un colino. La parte liquida (ossia il siero) passa facilmente, mentre quella più densa e cremosa va lavorata con un cucchiaio di plastica (mai di metallo) finché non riesce a passare dal colino. Quindi si mescola il contenuto della ciotola in modo da ottenere una bevanda omogenea e cremosa, dal gusto acidulo, che si può gustare al naturale oppure addolcire con un po’ di succo di frutta. Il kefir è perfetto con i cereali da colazione e nei frullati, e utile per addensare e insaporire le zuppe, o per condire le insalate. Tenuto in un recipiente richiudibile si conserva in frigo fino a due settimane.
Quanto ai grani di kefir “usati” non vanno buttati perché sono ancora attivi. Trasferiti in un nuovo barattolo, da chiudere con tovagliolo ed elastico, uniti a mezzo litro di latte l’indomani sono pronti per fare il nuovo kefir. Giorno dopo giorno, i grani crescono di numero, raddoppiando in poche settimane, e la loro azione diventa più energica, e questo fa sì che il kefir sia pronto più in fretta.