Food :: 22 apr 2020

A casa, viaggiando con "gusto"

Lo Strudel per vivere virtualmente un borgo "slow" di montagna

Viaggiare stando fermi. Ormai è una costante, per certi versi anche gradevole, che ci accompagna nel nostro #iorestoacasa. Come nel mondo dell'arte dove sono numerosi ormai in tutta Italia i musei che si ripensano nel digitale per mantenere vivo l'interesse per le proprie sedi e la cultura in generale. Così anche per il gusto e mentre le strutture stanno prendendo tutte le precauzioni previste in ottemperanza delle severe norme, cosa c'è di meglio di una ricetta della memoria per vivere attraverso sapori e profumi il mood di un determinato luogo in Italia o all'estero?

La cucina come viatico virtuale per raggiungere alcune bellissime regioni e ricreare in casa nostra piatti che hanno reso famosi quei luoghi. Anche questa è cultura ma sopratutto un buon modo per tenere impegnata la mente e allontanare lo stress da “isolamento”.

Ed eccolo un vero must have food, una ricetta che con la fantasia ci porta dritti in Alto Adige e in Austria, precisamente a Seefeld e nel Parco Nazionale degli Alti Tauri. Sì, lui, il golosissimo Strudel di mele (1 - 2)...

 

Due parole su questo dolce facilissimo da preparare...

Tipica specialità della regione austriaca, lo Strudel di mele (Apfelstrudel) è immancabile sulle tavole di Seefeld in Tirol. Qui viene proposto in mille versioni: piccante, dolce, alla frutta, salata. Caratterizzato dall’inconfondibile profumo di mela e cannella, è perfetto a colazione ma anche come merenda o come dessert, accompagnato da una pallina di gelato alla vaniglia (3). 

E ora mani in pasta! 

 

Strudel di mele

Ingredienti per 6 persone 

Per l'impasto:

250 g di farina di grano tenero 0

1 uovo

100 ml di acqua

3 cucchiai di olio di semi

30 g di burro

per il ripieno:

100 g di mollica di pane raffermo grattugiata

50 g di burro

130 g di zucchero

5-8 g di cannella

170 g di uvetta

800 g di mele renette

2 cucchiai di rum

2 cucchiai di succo di limone

Lavorate con le mani farina, uovo, acqua e olio fino a formare un composto liscio, dategli una forma di palla, spennellatelo con olio per evitare che si secchi la superficie e lasciatelo riposare per 30 minuti, coperto con un canovaccio pulito. Nel frattempo, cominciate a preparare il ripieno dello strudel: sciacquate l'uvetta e scolatela bene. Mettetela quindi in una tazza a bagno con il rum e la sola acqua necessaria a coprirla. Fate sciogliere il burro in una padella e quando è caldo gettatevi la mollica di pane, facendola saltare sulla fiamma finché non prende colore. Lasciatela raffreddare. Mescolate lo zucchero con la cannella e tenete da parte. Sbucciate le mele, eliminando il torsolo, e affettatele a spicchi di circa 3 o 4 millimetri di spessore bagnandoli con qualche goccia di succo di limone. Mescolate quindi tutti gli ingredienti per formare il ripieno: le mele, lo zucchero aromatizzato alla cannella, le uvette e la mollica. Formate a questo punto lo strudel aiutandovi con un canovaccio rettangolare infarinato su cui stenderete l'impasto con il matterello. La pasta tirata deve risultare sottile: dovrete vedere il canovaccio in trasparenza. Approssimativamente lo spessore deve essere di 1 o 2 millimetri. Spennellate la pasta con il burro fuso. Versate il ripieno nel lato stretto della pasta stesa e aiutandovi con il canovaccio, arrotolate lo strudel partendo dalla parte con il ripieno. Fate cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 40 minuti, finché la superficie del dolce risulterà dorata.

 

E quando - si spera presto - finalmente potremo viaggiare per davvero, programmate l’Hotel Krumers Post **** S a Seefeld in Tirol, splendida cittadina circondata dal verde di una valle ampia e soleggiata (4), a 20 minuti da Innsbruck e a un’ora e mezza d’auto da Bolzano. Seefeld in Tirol rappresenta il cuore della Olympiaregion Seefeld. Il centralissimo e storico Hotel Krumers Post a Seefeld in Tirol****S si affaccia proprio sulla piazza principale del paese (5 - 6), dominata dalla bella chiesa duecentesca di St. Oswald, abbracciata dalle case con le tradizionali facciate affrescate che d’estate diventano un tripudio di fiori e di colori.

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