:: 6 nov 2018

Firenze - Nuovo appuntamento al Tenax Theatre

Tre spettacoli di grande impatto emotivo tra forza, bellezza e verità

Torna Teatro Studio Krypton giovedì 8 novembre alle ore 21,30. Secondo appuntamento, infatti, sul palco del Tenax Theatre con un trittico di danza composto da coreografie di giovani autori: Camilla Monga, Siro Guglielmi e Olimpia Fortuni per la serata progetto Anticorpi eXpLo-tracce di giovane danza realizzata in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo.
Titolo del primo lavoro in scena "Quartetto per oggetti" con concept e coreografia di Camilla Monga. La scenografa si avvale, anche, della collaborazione coreografica del toscano Jacopo Jenna. La live music è di Luca Lska, mentre i danzatori sono Camilla Monga, Pieradolfo Ciulli, Maya Oliva e Stefano Roveda.
Il quartetto rielabora l’idea compositiva di Edgard Varese in "Ionisation" mediante l’utilizzo di oggetti che divengono lo strumento di base per definire una serie di possibilità fisiche. Una molla di plastica arancione, un piumino elettrostatico verde, una paletta ammazza-mosche rossa, una pompa per gonfiare le ruote della bicicletta, una mazza e una palla da baseball, un imbuto blu, un mattarello, un campanello azzurro, una ruota, un cuscino, uno sturalavandini, un barattolo che muggisce: 13 elementi in continuo dialogo tra loro e con i quattro interpreti. Le loro funzioni determinano azioni e traiettorie imprevedibili che servono come base per l’espansione e la variazione del ritmo. Il risultato è un’intensa visione parossistica che raggiunge un caos illusorio e una logica surreale.
Segue "P!nk elephant", coreografia e performance di Siro Guglielmi, con musica Alessio Zini, costumi di Cristiano de Palo e video di Roberto Cinconze. “P!nk elephant” è la danza compiuta attorno all'oggetto amato, al fine della sua ricerca e del suo desiderio. Desiderare è ciò che unifica l’individuo, che lo orienta, lo attrae e ne determina lo sguardo. Sapere ciò che si desidera traccia la direzione da seguire, è energia che spinge l'uomo ad un cammino, è il motore del nostro movimento.
Occorre ricostituire un tempo del/per il desiderio? Un tempo per mettersi in gioco, progettare e sperimentarsi, accamparsi e viaggiare, esporsi ed imporsi? Quanto siamo potenti?
“La mia ricerca-dichiara Siro Guglielmi- è partita dal concetto di desiderio e dalla sua ambivalenza tra presenza e assenza, esplorando intimità, passione, amore per se stessi, per la vita, per una persona, che passano attraverso gesti e movimenti. P!nk elephant è il mio primissimo lavoro e non è mai stato rappresentato prima. Nasce principalmente dal mio desiderio del nuovo e di volare verso altre destinazioni, dall’attesa di rivivere presto vecchie e piacevoli sensazioni, dal tentativo di guardare le stelle con attenzione per trovare la giusta rotta, dalla volontà di mettermi alla prova e allo stesso tempo di raccontare ciò che sto vivendo e che sono la momento”. Durata 15’
Chiude la serata "FRAY" un assolo ideato da Olimpia Fortuni e danzato da Pieradolfo Ciulli. Le musiche sono di Luca Scapellato, il costume e scenografia creazioni della stessa coreografa.
Tutto è nato per andare sempre più veloce, è il ritmo del caos. Dal Big Bang ad oggi i pezzi del puzzle dell’esistenza diventano sempre più microscopici, come frattali, e noi oggi non siamo altro che una parte piccolissima del ripetersi di un disegno dell’esistenza di grandezze inimmaginabili.
Delicati e fragili quanto un bicchiere di cristallo che, prima o poi, cadrà e si romperà in mille pezzi, poiché è l’inevitabile direzione della vita che tende alla disgregazione e alla frammentazione. “Fray”- dice Olimpia Fortuni - è una vivisezione cruda del corpo che vive e che corre, oggi, più che scorrere, consumandosi ed esaurendosi. Un cimitero di ossa, fotografia del futuro, parte di quello che materialmente saremo, per ricordarci quanto non sia scontato essere qui, ora. L’influenza dei nostri tempi trasforma la decomposizione in altro ordine e il caos non solo si espande verso il fuori ma dall’interno implode. La pesca che compriamo al supermercato marcisce dentro, mentre fuori la pelle rimane accattivante e desiderosa di essere assaggiata. Noi, nel nostro degrado globale e individuale, seguiamo lo stesso processo fisicamente, spiritualmente, socialmente, culturalmente. Così non solo la vita, ma anche la morte è diventata ambigua e, se esteticamente possiamo godere di tutti i formulati di bellezza e onnipotenza, dentro non possiamo fermare il nostro eterno viaggio verso il caos.
La potenza e la bellezza della vita sfugge inconsapevole come la meraviglia di un corpo danzante nel suo viaggio dentro e fuori di sé. Durata 15’.


Tenax via Pratese 46 Firenze

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