Fino al 26 maggio la figura femminile è protagonista in una mostra dedicata all’impegno professionale e al talento delle donne in Italia, tra Ottocento e Novecento (1). I termini cronologici si riferiscono a due eventi precisi: l’iscrizione di alcune lavoratrici alla Fratellanza Artigiana nel 1861, e il premio Nobel conferito a Grazia Deledda nel 1926 per il romanzo Canne al Vento. Sono due date simboliche, che tuttavia segnano la storia di un riscatto dell’immagine femminile e del ruolo pubblico delle donne nel periodo post-unitario. Opere d’arte, fotografie ed oggetti (2 - 3 - 4) illustrano le diverse forme di operosità dell’universo muliebre, descrivendo energie e risorse spesso non riconosciute. Le contadine ad esempio, dedite alle pratiche agricole collegate al ciclo delle stagioni dovevano anche occuparsi degli animali nella fattoria. E nei momenti di sosta dal lavoro più duro, rammendavano, lavoravano a maglia o intrecciavano la paglia, come si può vedere in numerosi dipinti di Silvestro Lega esposti in galleria.
In mostra grandi quadri che fanno vedere le donne in tutta la loro bellezza, in tutto il loro talento policromo. "Donne un pò secondarie che aspettavano di essere scoperte e di essere tolte dal cassetto. Spesso "attaccate" come le modelle che si mostravano nude (5) per essere ritratte da uomini" - ha raccontato Simonella Condemi curatrice della mostra e responsabile della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti in conferenza stampa. Va detto infatti che la figura femminile poteva solo agire da modella e non dipingere il nudo: un limite non banale che penalizzava molto il processo creativo delle artiste.
La bellissima e suggestiva esposizione celebra la fatica delle donne in senso lato: nell'arte, nella fotografia, nella scrittura, nell’insegnamento, nel lavoro domestico e in molti altri settori. Realizzata in collaborazione con Advancing Women Artists, si sviluppa scenograficamente attorno ad un nucleo centrale di opere di grandi dimensioni, così da far emergere le protagoniste femminili come sul palcoscenico di un teatro. Il percorso prosegue nelle collezioni della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti - dove è custodita una delle più significative raccolte sul tema del lavoro delle donne nei campi fra Ottocento e Novecento – attraverso un fil rouge visuale con didascalie e focus, oltre a una proiezione multimediale dedicata alle donne nei loro ambienti di lavoro.
“Le opere esposte raccontano una realtà in cui si affaccia la questione femminile, quando l’impegno nel lavoro, gli interessi politici, la vita intellettuale e l’indipendenza erano ancora un privilegio, o il risultato di una lotta” commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt.
E infine... è d'uopo citare Diderot che affermava: "Per scrivere della donna ci vuole una penna multicolore". La mostra ne è un esempio tangibile e stupendo.
Il catalogo è edito da Sillabe in due versioni, italiana ed inglese.
Lessico Femminile
Le donne tra impegno e talento 1861 - 1926
Sala del Fiorino, Galleria d’arte moderna, Palazzo Pitti
7 marzo – 26 maggio 2019
Prezzo del biglietto
Biglietto intero € 16.00; ridotto € 2.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 e i 25 anni;
gratuito riservato a minori di 18 anni di qualsiasi nazionalità, portatori di handicap ed un accompagnatore, giornalisti, docenti e studenti di Architettura, Conservazione dei Beni Culturali, Scienze della formazione, Diploma di Laurea di lettere e filosofia con indirizzi di laurea archeologico o storico-artistico, Diploma di Laurea o corsi corrispondenti negli Stati membri dell’Unione Europea, insegnanti italiani con contratto a tempo determinato e indeterminato in servizio presso una scuola pubblica o paritaria.
Orario
martedì - domenica 8,15 – 18,50
chiuso il lunedì