A Milano c'è un nuovo luogo cult per la pausa caffè (anche "bio") o per l'ape time gourmet. Si tratta dell'appena nato Caffè Fernanda affascinante e originalissimo bar all’interno della Pinacoteca di Brera, in uno dei quartieri più caratteristici del capoluogo (1). La scelta del nome proprio femminile rende omaggio alla visionaria direttrice Fernanda Wittgens prima donna a dirigere un museo statale in Italia, cui si deve la riapertura della Pinacoteca nel 1950, dopo i terribili bombardamenti del ‘43.
Ma torniamo alla boutique caffè...
Collocata al primo piano è stata concepita come parte del percorso museale secondo il progetto di interior design curato dallo studio milanese rgastudio. Gli splendidi pavimenti marmorei in Fiore di Pesco e le cornici in Rosso Lepanto, ereditati dal progetto dell’architetto Piero Portaluppi, sono un vero recupero ad arte (2). Sotto la tela seicentesca del Damini è stato posto il grande bancone del bar che reinterpreta i mobili anni '50 in legno cannettato stravolgendone le dimensioni, costituito da grandi liste semicircolari di noce canaletto e da un sottile piano in ottone anticato dalle estremità arrotondate. In questo contesto di grande appeal, la storia si sposa ad hoc con il design contemporaneo: qua e là vivono infatti gli arredi dell’azienda Pedrali tra le sedute modulari Modus e Nemea e le comode poltroncine Jazz (3 - Nella foto gli still life degli arredi scelti). Così tra un tè, una cioccolta e qualche delikatessen, può accadere che lo sguardo cada sullo scorcio de Il bacio di Francesco Hayez, esposto nell'ultima sala del museo. Un bel modo per rilassarsi anche solo per poco prima di rituffarsi nel frenetico turbinio della metropoli. Diventerà il nuovo salotto dei milanesi? I numeri ci sono. Che dire... Ai posteri l'ardua sentenza.
Caffè Fernanda - Pinacoteca di Brera. Via Brera, 28 - 20121 Milano.