Visioni da bere :: 20 giu 2021

L’Enologo Cult 2021? Il sardo Mariano Murru

Anteprima del Merano Wine Festival

La Sardegna ancora sul palco per una importante premiazione di caratura nazionale: Mariano Murru, direttore tecnico di Argiolas, è stato premiato come “Enologo Cult 2021” all'anteprima del Merano Wine Festival (1 - 2).

Naturae et Purae al Kurhaus di Merano, iniziata ieri venerdì 18 giugno 2021, prosegue fino a domenica. Naturae et Purae è l'anteprima del Merano Wine Festival, una delle più rilevanti manifestazioni italiane del mondo del vino che nel 2021 festeggia i suoi primi trent'anni.

Mariano Murru, unico sardo nella storia del premio, è nella influente e sceltissima lista di Cult Enologist 2021, premiato da Helmut Köcher tra i sette enologi che si sono maggiormente distinti negli ultimi 20 anni.

Tra i premiati, gli enologi di grandi aziende come Frescobaldi (Nicolò Dafflitto) ed enologi di fama internazionale come Roberto Cipresso, Bernabei, Mercurio e Biasi.

Mariano Murru ha presentato uno spaccato della produzione sarda attraverso l'illustrazione di dieci vini di eccellenza prodotti dall’azienda Argiolas. Dal Vermentino al Nasco, dal Cannonau al Monica per passare ai grandi Rossi da invecchiamento e terminare con i passiti da uve Nasco e Cannonau.

Abbiamo raggiunto al telefono Mariano Murru (3), chiaramente emozionato per il premio: “Sono molto onorato di aver ricevuto questo riconoscimento da un'istituzione prestigiosa come Merano Wine Festival, e per di più al compimento del suo trentesimo anno di attività; è un premio che dedico alla mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto, all’azienda Argiolas e tutti i miei collaboratori senza i quali non avrei potuto raggiungere questi risultati, ma anche a tutti i colleghi che lavorano intensamente tutti i giorni per fare grandi i vini italiani. Un riconoscimento che è anche un segnale importante per la ripartenza che auguriamo a tutti, dopo il momento difficile che abbiamo attraversato”.

Ripartire è la parola chiave per celebrare la lenta ripresa alla normalità, e il mondo del vino italiano ne ha davvero bisogno; perciò la manifestazione, la prima in presenza dedicata al mondo del vino nell'era inter covid, è stata accolta da tutto il mondo del vino con grande speranza e plauso. Un evento, ricordiamolo, che si rivolge ad un pubblico selezionato, non oltre 500 persone al giorno, durante il quale i visitatori sino a domenica possono godere di tanti dibattiti, convegni, incontri e degustazioni e che vede anche alcuni momenti digital, con quella formula ibrida che ormai sembra vincente. 

Il mondo del vino sardo ormai esprime delle eccellenze in tutti i settori e livello: dalla ricerca alle aziende, dalle produzioni alle donne (in Sardegna va fortissima l’associazione Le donne del vino) e agli uomini del vino che - come Mariano Murru - si stanno facendo valere a livello nazionale ed internazionale grazie alla forte identità dei vini sardi e alla indubbia capacità di fare della degustazione una vera e propria wine experience in chiave enoturistica. Buona ripartenza dunque!

 

 

 

 

 

 

 

Ron Millonario

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