Food :: 11 mag 2019

Il lato sensibile e "gluten free" della Quercia di Castelletti

Haute cuisine non solo per celiaci

Sguardo dolce e piglio determinato. A tratti estrosa sopratutto nell'immagine ma rispettosa dei fondamentali e delle regole ai fornelli. Questa è Elisa Masoni chef in rosa (1) del Ristorante Quercia di Castelletti, locale nella campagna di Signa, facilmente raggiungibile da Firenze.

La sorpresa, va detto subito, è l'insolita disposizione dell'ambiente interno principale dove sono collocati i molti tavoli per gli ospiti: una discesa di gradini su un "viale" centrale con a lato dei terrazzamenti conduce a "fine corsa" direttamente nella grande cucina a vista connotata da un'ampia vetrata (2). Una sorta di teatro dove il pubblico è su più livelli e la brigata (3) artefice del buon cibo sul palcoscenico. 

Un pò ludica, un po scenografica questa progettazione "mossa" invita a percorrere la spaziosa sala per trovarvi posto quasi spontaneamente. E qui arriva il lato gourmet, molto gourmet della giovanissima cuoca classe 1988, con un talento da far invidia a colleghi più agé e sopratutto blasonati.

Grazia, cibi sopraffini, abbinamenti azzeccati e originali, creatività figlia di tanta ricerca e passione, questo è ciò che comunicano le numerose ricette di Elisa. Il tutto condito con un sano "senza glutine". Sì, perché il leit motif del ristorante è proprio il gluten free. "Il locale è nato 3 anni fa e Valentina Baroni, insieme a me in cucina, poiché affetta da celiachia e da sempre sensibile a una carta priva di glutine, mi ha convinto, partendo da questo assioma, a proposte toscane ma profondamente attente all'innovazione e alla contemporaneità" - ci racconta la giovane cuoca. Studio, ore di sperimentazione, accostamenti di sapori diversi, fatica e piatti esteticamente perfetti per dei suggerimenti che il palato non dimentica. Così, in occasione della serata a tema per condividere con i clienti le meraviglie di Bacco della Cantina Fabrizio Pratesi di Carmignano (4), la sua entrée "La vite e il Locobianco", una foglie di vite fritta con mousse di ricotta e capriolo (5) ha conquistato tutti. Elegante e di una piacevolezza non comune, questa suggestione è stata pensata da Elisa per accompagnare un magnifico Locobianco, vino bianco Toscano Igt. "L'anatra e il Locorosso", rosa di petto d'anatra marinato e fighi di Carmignano (6), invece, ha visto le nozze con un superbo Locorosso Barco Reale DOC. E che dire del Risotto al pecorino (7) "secondo lei" con fave e un calice di rosso Carmione DOCG? Ancora... Semplicemente impeccabile la Trusca alla griglia con finocchi gratinati ed erbette (8). Anche qui un vino importante, decisamente apprezzabile, il Circo Rosso DOCG. E infine venne il dolce. La chef nasce pasticciera e il suo "tocco" è decisivo in cucina per la costruzione dei vari dolci. Si capisce perché. Il cheesecake (9) con una lacrima di gel al vino rosato Locorosato IGT ha convinto anche i più scettici. Amabile, delicato e tanto goloso. Un viaggio gastronomico riuscito, di vera haut cuisine. Se siete alla ricerca di piccole grandi immersioni culinarie tutt'altro che scontate o improvvisate, allora la Quercia di Castelletti è il posto giusto.

 

La Quercia di Castelletti 

Via di Castelletti, 15 - Signa

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