Pochi alzano la testa per guardare il soffitto, agli Uffizi, ma le volte dei corridoi della galleria fiorentina presentano una decorazione dipinta davvero particolare. Animali fantastici, maschere da incubo, personaggi fantasy... sono le grottesche, figure assurde e magnifiche che abitano i soffitti, ornando le volte del corridoio al primo piano della celebre galleria, per centinaia e centinaia di metri quadrati di affreschi (1).
Le decorazioni del museo “a grottesca”, effettuate nella seconda metà del ‘500 ( Il primo corridoio degli Uffizi, quello sul lato Est del primo piano, fu dipinto fra il 1579 e il 1581 da Antonio Tempesta, inizialmente, poi da Alessandro Allori e dalla sua bottega) recuperavano tratti e stilemi dall’antichità romana: i soggetti degli affreschi sono apparentemente sfuggenti, ma ricchi di simbologie complesse e di episodi curiosi, protagonisti dei quali sono figure appunto buffe, bizzarre, mostruose, appunto grottesche. Figure buffe, bizzarre, mostruose, appunto grottesche. E, per la prima volta la storia, la genesi e la tecnica di queste suggestive e misteriose pitture, molto in voga nel Rinascimento, viene raccontata in un libro, "Le Grottesche degli Uffizi" (Giunti) (1). Curato dalla studiosa Valentina Conticelli con un contributo di Francesca De Luca, il volume, ricco di dettagli e di immagini inedite a grande formato, ripercorre la storia della decorazione del complesso architettonico e rivela i segreti significati di ogni campata, conducendo il lettore in un mondo immaginario, sospeso tra realtà e mitologia (3).
Le grottesche degli Uffizi. Ediz. a colori
Valentina Conticelli, Francesca De Luca
Editore: Giunti Editore
Collana: Cataloghi arte
Anno edizione: 2018
Pagine: 416
Prezzo: 76,50